Musica dal Brasile e altro [di Franco Masala]

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Ancora una volta soltanto un elenco di titoli con rispettivi direttori e registi ma senza alcun accenno alle compagnie di canto che poi sono il nucleo vitale di un’opera lirica. La presentazione della stagione lirica e di balletto del Teatro Lirico di Cagliari si è risolta infatti con l’indicazione delle otto opere e del balletto che, a partire dal 22 febbraio 2019, si svolgeranno fino al dicembre successivo senza comunicazione di chi canterà.

E dire che l’opera inaugurale, Lo schiavo, assente da tempo anche nel paese natale del compositore Antonio Carlo Gomes – il Brasile – richiederebbe certamente un maggiore tempismo. Con quest’opera-ballo di grande impatto, coprodotta con le istituzioni musicali di San Paolo e di Manaus, si torna quindi a titoli desueti secondo una linea già tracciata da anni.

Dopo una Tosca di cui francamente non si sentiva particolare bsogno (l’ultima a Cagliari è del 2014) e un Don Giovanni che per la terza volta utilizzerà l’allestimento di Giorgio Strehler rivisitato, sono decisamente più interessanti le proposte successive: un dittico buffo con La Cambiale di matrimonio di Rossini e Il campanello dello speziale di Donizetti, opportunamente abbinati per una serata all’insegna del divertimento.

Poi un doppio Verdi con opere quasi contemporanee, Attila (che ha una sola presenza a Cagliari nel 1876 e, quindi, quasi nella preistoria) e Macbeth (rappresentata, invece, appena cinque anni fa).

Un regalo natalizio è invece un classico diffusissimo nel mondo anglosassone e abbastanza raro da noi ma che dovrebbe attrarre anche moltissimi spettatori giovanissimi. Si tratta di Hänsel und Gretel di Engelbert Humperdinck, curata dall’Accademia del Teatro alla Scala che porterà in maggio anche il suo corpo di ballo per l’unico spettacolo coreutico della stagione. È un grande balletto di metà Ottocento, Le corsaire, che annovera musiche di Adam, Delibes, Drigo e von Oldenburg sullo stesso soggetto di Lord Byron usato da Giuseppe Verdi per la sua opera (1848).

Tra i direttori sono presenti alcuni habitués come Donato Renzetti e Gérard Korsten affiancati dai giovani Casellati, Arrivabeni e Carignani e dal sudamericano Luiz Fernando Malheiro.Si aggiunge un ottavo turno di abbonamento mentre l’opera estiva prevista per le repliche fuori abbonamento di luglio è il Don Giovanni.

Contestualmente è stata presentata anche la stagione concertistica che annovera una quindicina di esibizioni che prevedono anche le masse corali e alcuni concerti da camera. La Seconda e la Quarta Sinfonia di Gustav Mahler sono tra le musiche più attese mentre spicca come novità il concerto di Gala di fine anno con l’immancabile Johann Strauss.

Il sovrintendente Claudio Orazi ha poi annunciato la possibilità di concerti domenicali e fuori sede nel mese di agosto con una formula dubitativa che forse è memore dell’annuncio dello scorso anno circa Il Teuzzone di Antonio Vivaldi, sparito definitivamente senza giustificazione di sorta. Buona stagione a tutti.

*Scena per Hänsel und Gretel, teatro alla Scala, foto Brescia & Amisano ©

 

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