Culture

Fotografia. Lo sguardo “altro” di Alessandra Chemollo [di Elena Franco]
Il Giornale dell’Architettura on line 2 novembre 2017. In trent’anni di carriera l’obiettivo di Alessandra Chemollo ha saputo spaziare tra architettura storica, contemporanea e territorio antropizzato, conciliando progetti di ricerca e rapporto con la committenza. Le abbiamo chiesto un’ampia riflessione

Fotografia. Lo sguardo “altro” di Alessandra Chemollo [di Elena Franco]
Il Giornale dell’Architettura on line 2 novembre 2017. In trent’anni di carriera l’obiettivo di Alessandra Chemollo ha saputo spaziare tra architettura storica, contemporanea e territorio antropizzato, conciliando progetti di ricerca e rapporto con la committenza. Le abbiamo chiesto un’ampia riflessione

Caravaggio vs Toulouse-Lautrec [di Franco Masala]
Tutti e due frequentavano prostitute e gente di malaffare. Tutti e due furono artisti innovativi. Tutti e due morirono prima dei quarant’anni. Le analogie finiscono qua ma Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610) e Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) sono accomunati

Caravaggio vs Toulouse-Lautrec [di Franco Masala]
Tutti e due frequentavano prostitute e gente di malaffare. Tutti e due furono artisti innovativi. Tutti e due morirono prima dei quarant’anni. Le analogie finiscono qua ma Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610) e Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) sono accomunati

Elogio della politica [di Giovanni Maria Vian]
Tra i tanti temi della visita del Papa a Cesena e a Bologna spicca senz’altro l’attenzione alla politica e un suo elogio alto e realista nello stesso tempo. Non nuovo nel Pontefice, ma che ha legato tra loro i momenti

Elogio della politica [di Giovanni Maria Vian]
Tra i tanti temi della visita del Papa a Cesena e a Bologna spicca senz’altro l’attenzione alla politica e un suo elogio alto e realista nello stesso tempo. Non nuovo nel Pontefice, ma che ha legato tra loro i momenti

I nostri paesi che si credono città [di Umberto Cocco]
Ah, se gli oristanesi ricordassero che fra un anno sarà passato un secolo dalla fondazione della Società Bonifiche Sarde. Lo ricordassero a sé e agli altri, i ceti dirigenti di quella città, i ceti colti, saprebbero anche come afferrare meglio

I nostri paesi che si credono città [di Umberto Cocco]
Ah, se gli oristanesi ricordassero che fra un anno sarà passato un secolo dalla fondazione della Società Bonifiche Sarde. Lo ricordassero a sé e agli altri, i ceti dirigenti di quella città, i ceti colti, saprebbero anche come afferrare meglio

Lettera a Teresina del 26 marzo 1927 : “….il sardo non è un dialetto, ma una lingua a sé…” [di Antonio Gramsci]
Carissima Teresina, mi è stata consegnata solo pochi giorni fa la lettera che mi avevi inviato a Ustica e che conteneva la fotografia di Franco. Ho cosí potuto vedere finalmente il tuo bimbetto e te ne faccio tutte le mie

Lettera a Teresina del 26 marzo 1927 : “….il sardo non è un dialetto, ma una lingua a sé…” [di Antonio Gramsci]
Carissima Teresina, mi è stata consegnata solo pochi giorni fa la lettera che mi avevi inviato a Ustica e che conteneva la fotografia di Franco. Ho cosí potuto vedere finalmente il tuo bimbetto e te ne faccio tutte le mie

Chiara inconciliabilità. Chiesa e Massoneria lo «scandaloso» dialogo [di Ennio Stamile]
Avvenire.it 1 novembre 2017. Caro direttore, un dibattito che si cerca di mantenere vivo da diverso tempo, quello sul rapporto tra Chiesa e Massoneria. Da circa quarant’anni, da quando la Congregazione per la dottrina della fede ha emanato la Dichiarazione

Chiara inconciliabilità. Chiesa e Massoneria lo «scandaloso» dialogo [di Ennio Stamile]
Avvenire.it 1 novembre 2017. Caro direttore, un dibattito che si cerca di mantenere vivo da diverso tempo, quello sul rapporto tra Chiesa e Massoneria. Da circa quarant’anni, da quando la Congregazione per la dottrina della fede ha emanato la Dichiarazione

Cos’è questo golpe? Io so [di Pier Paolo Pasolini]
Corriere della Sera, 14 novembre 1974. Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato “golpe” (e che in realtà è una serie di “golpe” istituitasi a sistema di protezione del potere). Io so i nomi

Cos’è questo golpe? Io so [di Pier Paolo Pasolini]
Corriere della Sera, 14 novembre 1974. Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato “golpe” (e che in realtà è una serie di “golpe” istituitasi a sistema di protezione del potere). Io so i nomi

I luoghi insegretiti che resistono al silenzio [di Maria Antonietta Mongiu]
L’Unione Sarda 1 novembre 2017. La città in pillole. Negli oggetti sopravvissuti si cerca una sintesi tra passato e futuro. Per Jaques Lacan “L’inconscio è strutturato come un linguaggio” e l’uomo si differenzia dagli altri animali proprio perché è fabbrica

I luoghi insegretiti che resistono al silenzio [di Maria Antonietta Mongiu]
L’Unione Sarda 1 novembre 2017. La città in pillole. Negli oggetti sopravvissuti si cerca una sintesi tra passato e futuro. Per Jaques Lacan “L’inconscio è strutturato come un linguaggio” e l’uomo si differenzia dagli altri animali proprio perché è fabbrica

Fascismo social, la risacca nera del web [di Davide Milosa]
il Fatto Quotidiano, 30 ottobre 2017. “Addio cara Fiorenza, cara amica ausiliaria della Rsi, sempre gentile, quando di passaggio a Verona ci si vedeva per un caffè alla Bauli, negli ultimi anni infaticabile guida a Villa Carpena dove mi aveva

Fascismo social, la risacca nera del web [di Davide Milosa]
il Fatto Quotidiano, 30 ottobre 2017. “Addio cara Fiorenza, cara amica ausiliaria della Rsi, sempre gentile, quando di passaggio a Verona ci si vedeva per un caffè alla Bauli, negli ultimi anni infaticabile guida a Villa Carpena dove mi aveva

Tessiture di donne” di Antonietta Langiu [di Anna Fresu]
Tessiture di donne, di Antonietta Langiu, è un romanzo a due voci che si alternano: la voce dell’autrice e la voce di Lisa, una donna tormentata, che irrompe nella vita della scrittrice cercando in lei un’ascoltatrice capace di accogliere lei

Tessiture di donne” di Antonietta Langiu [di Anna Fresu]
Tessiture di donne, di Antonietta Langiu, è un romanzo a due voci che si alternano: la voce dell’autrice e la voce di Lisa, una donna tormentata, che irrompe nella vita della scrittrice cercando in lei un’ascoltatrice capace di accogliere lei

Si può ancora fare politica contro le false idee sull’Europa [di Jūrgen Habermas]
la Repubblica, 28 ottobre 2017. Per Walter Benjamin la capitale dell’Europa era Parigi; per l’ironico e ostinato Robert Menasse dovrà essere Bruxelles. In questo modo il vincitore del Deutscher Buchpreis (premio letterario tedesco) formula un’esile speranza, temperata da una storiella

Si può ancora fare politica contro le false idee sull’Europa [di Jūrgen Habermas]
la Repubblica, 28 ottobre 2017. Per Walter Benjamin la capitale dell’Europa era Parigi; per l’ironico e ostinato Robert Menasse dovrà essere Bruxelles. In questo modo il vincitore del Deutscher Buchpreis (premio letterario tedesco) formula un’esile speranza, temperata da una storiella

Lettera alla madre del 10 maggio 1928 [di Antonio Gramsci]
Carissima mamma, sto per partire per Roma. Oramai è certo. Questa lettera mi è stata data appunto per annunziarti il trasloco. Perciò scrivimi a Roma d’ora innanzi e finché io non ti abbia avvertito di un altro trasloco. Ieri ho

Lettera alla madre del 10 maggio 1928 [di Antonio Gramsci]
Carissima mamma, sto per partire per Roma. Oramai è certo. Questa lettera mi è stata data appunto per annunziarti il trasloco. Perciò scrivimi a Roma d’ora innanzi e finché io non ti abbia avvertito di un altro trasloco. Ieri ho