Danza allo stato puro [di Franco Masala]

Tokyo Ballet al Teatro dell'Opera di Roma

Archiviati cigni, silfidi, principi e schiaccianoci, protagonisti del balletto più tradizionale, il ritmo martellante della musica di Stravinskij invade il palco del Teatro Lirico di Cagliari. È La sagra della primavera (1913) messa in scena dal Tokyo Ballet su coreografia del grandissimo Maurice Béjart, rivoluzionaria al momento della sua nascita nell’ormai lontano 1959.

I danzatori giapponesi, tecnicamente perfetti, formano un intreccio di corpi che trasmettono sensualità, dinamismo, vitalità, resi con grande vigore intorno alle figure eterne dell’Uomo e della Donna. Un inno all’unione tra cielo e terra che si rinnova ad ogni nuovo giungere della primavera, coinvolgendo lo spettatore con un ritmo continuo e infinito fino alla conclusione spettacolare dell’intero corpo di ballo ammassato intorno alla coppia trionfante.

È dunque inevitabile che gli altri due brani del trittico presentato dalla compagnia giapponese appaiano meno incisivi anche se, accortamente, precedono il gran finale stravinskijano.

Il primo, Spring and Fall su musiche della Serenade in mi maggiore op. 22 di Dvořák con la coreografia di John Neumeier che ha curato anche scene, costumi e luci, è in prima esecuzione italiana e si distingue per il numero ridotto di danzatori, spesso distinti separatamente nel settore maschile e femminile con il ricorso a frammenti di danza accademica mescolati a brani più acrobatici.

L’altro balletto è Dream Time su musica di Tōru Takemitsu, anch’esso in prima in Italia, e si avvale di un altro illustre coreografo, Jiří Kylián, sviluppandosi con movimenti che non corrispondono a una storia vera e propria ma che invece si fanno ammirare per una danza allo stato puro.

Pur con alcune punte di eccellenza nei solisti, il complesso giapponese si fa ammirare per una tenuta collettiva del tutto appropriata e fa emergere ogni singolo danzatore con una capacità dirompente che contribuisce in modo determinante all’esito finale. Dirige Nicolas Brochot con l’orchestra del Teatro Lirico, pronta ad affrontare musiche meno consuete del solito.

*Foto di Corrado Falsini ©

The Tokyo Ballet Masterpieces of the Century Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari direttore Nicolas Brochot

Repliche fino a domenica 29 maggio

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