Forme (e colori) [di Franco Masala]

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Trattate la natura secondo il cilindro, la sfera, il cono” ammoniva Paul Cézanne quasi a sottolineare che la forma è il punto di partenza dell’osservazione. E cilindri, cubi, prismi, linee spezzate sono le componenti dei paesaggi industriali fotografati da Roberto Salgo tra Cagliari e Oristano. Quasi un ritorno alla struttura originaria delle cose che spinge il fotografo a guardare la realtà di una situazione industriale ormai superata.

Non sono rovine però, né frammenti di archeologia industriale ma, al contrario, è una visione che isola dettagli e frammenti di vita, recepiti in una chiave metafisica dalla quale, non a caso, l’uomo è bandito quasi completamente. E quando è presente, è testimone silenzioso o, magari, appare sotto l’ombrellone come un corpo estraneo eppure fondamentale nella raggelante immagine della zona industriale di Oristano attraversata da una lunga discenderia obliqua che si protende nel mare.

E il colore, appena accennato, potrebbe anche non esserci tale è la forza delle immagini di un bianco abbagliante e di un grigio carico che invadono lo spazio dove si stagliano parti di fabbricato e di macchinari immersi in un silenzio irreale. Tanto che i colori, al massimo, affiorano tra candidi cumuli di sale.

Ampi spazi non convenzionali abitati da strutture di acciaio e polvere dove l’uomo attua il processo di trasformazione della materia prima” suggerisce lo stesso autore, fotografo cagliaritano che ha al suo attivo un significativo gruppo di lavori riguardanti paesaggi nell’Africa equatoriale, dighe nella Sardegna e, più recentemente, luoghi industriali.

Si potrà constatare dal vivo che “La fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire” come recita l’esergo di Mario Giacomelli.

*Foto di Roberto Salgo ©

STEEL LIFE Paesaggi industriali 2015 Roberto Salgo a cura di Paola Mura

Gallery pma Via Napoli 84, agliari, martedì – sabato 18.30 – 21.30 fino al 25 giugno 2016

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