Vicenda ABBANOA: I cittadini meritano tutela e rispetto [di Antonello Busceddu]

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Il Circolo Partito Democratico di Castelsardo interviene sull’annosa e fastidiosa vicenda legata alla potabilità dell’acqua della rete castellanese, alle mancanze dell’ente gestore dell’acqua stessa e dell’Amministrazione comunale.

L’acqua è un bene comune, patrimonio inestimabile, fonte di vita e supporto alla vita. La vita quotidiana, quella che decine e decine di persone ogni giorno vivono in realtà piccole e grandi. Persone che ormai troppo spesso devono purtroppo fare i conti con gravi disservizi collegati proprio all’erogazione dell’acqua, con i gravi disservizi del gestore delle acque sarde: Abbanoa.

Ultimo, ma solo in ordine di tempo, l’episodio di Castelsardo: le analisi effettuate lo scorso 9 agosto 2016 hanno certificato la non potabilità dell’acqua. Ma la certificazione rappresenta purtroppo solo l’ultimo atto di una battaglia che già da tempo metteva in luce l’evidenza. Acqua dal colore innaturale e dall’odore nauseaboando, in cui risultavano essere disciolti minerali come ferro, alluminio e manganese: acqua da non bere, da non utilizzare in cucina se non per lavare frutta e verdura.

Ma il disagio è forte, la rabbia dei cittadini che intanto si organizzano tra loro in Comitati, è crescente. Si chiede conto della situazione all’Amministrazione comunale, prima e principale garante dell’interesse – violato – dei suoi cittadini. Si chiede conto al sindaco Franco Cuccureddu, in qualità di responsabile della salute pubblica. Il diritto all’acqua, il diritto a poter bere, al poter fare un bagno al proprio figlio senza preoccupazioni, vere o presunte, comunque reali.

Già in principio occorreva prendere atto della situazione e attivare tutte le misure necessarie non soltanto per comunicare, ma per combattere un problema simil piaga diffuso per l’intero territorio, e in disperata e necessaria ricerca di soluzione. Soluzione che deve essere netta, radicale e definitiva, non limitarsi soltanto alla fornitura d’acqua a mezzo autobotte.

E come da copione, ogni qualvolta i cittadini, giustamente, esprimono il loro disappunto, Abbanoa risponde e prova a mettere una pezza. Risolve temporaneamente il problema, quando però ormai la maggior parte dei buoi sono scappati dal recinto. Proprio Abbanoa ha così annunciato la costituzione di un tavolo tecnico – come comunicato e pubblicato a mezzo stampa dal quotidiano La Nuova Sardegna – cui parteciperanno gli amministratori.

Il quadro presentato è quello di una Castelsardo dotata attualmente di un potabilizzatore in via di dismissione da un decennio, di reti spesso intasate, obsolete e vittime del tempo e della corrosione. Si lavora alla progettazione della nuova condotta, l’investimento complessivo dovrebbe aggirarsi sui quattro milioni e 400 mila euro.

Il suddetto finanziamento è da attribuire alla giunta PD guidata da Renato Soru: prima programmazione (DGR 21/51 dell’8 aprile 2008) di 10.620.000 euro ad Abbanoa per “manutenzione straordinaria schemi acquedittistici e telecontrollo”; terza e definitiva rimodulazione con la DGR 41/23 del 29 agosto 2008 che porta a 9.510.000 euro il finanziamento per Abbanoa.

Ora siamo in fase di progettazione esecutiva) Gli interventi, dicono da Abbanoa, dovrebbero essere risolutivi: ma lo saranno? Quando? E sino a quando? Sono queste le risposte che meritano i cittadini! Queste le risposte che chiediamo come Circolo PD!

*Partito Democratico, Castelsardo 23 agosto 2016

 

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