La catena spezzata della conoscenza sfida la politica [di Manuela Vacca]

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L’Unione Sarda 24 gennaio. Lunedì alla MEM un Forum organizzato da Lamas. La Sardegna soffre l’alta dispersione scolastica. «Questo il sintomo, qual è la malattia? Si è interrotta una trasmissibilità intergenerazionale con l’entrata in crisi dei luoghi dove la trasmissione dei saperi e delle competenze era un dato consolidato».

Un tempo era la comunità educante, precisa Maria Antonietta Mongiu, presidente dell’associazione Lamas che lunedì, alla Mem di Cagliari, organizza “Sardegna: Terra della conoscenza e della comunità educante”. Nella Mediateca di via Mameli, dalle 9,30 alle 20, si ritrovano dirigenti scolastici, docenti universitari, ricercatori, sindacalisti, giornalisti, filosofi, artisti e alcuni dei candidati alla presidenza delle Regione (hanno assicurato la presenza Michela Murgia, Francesco Pigliaru e Mauro Pili). Anna Maria Sanna coordina il primo tavolo sugli obiettivi degli ordinamenti scolastici e formativi, su cui si confrontano Anna Maria Maullu dell’associazione Presidi della Sardegna, Giuseppe Martinez, presidente Confao (Consorzio Nazionale per la Formazione l’Aggiornamento e l’Orientamento), Ottavio Marcia dell’Ufficio scolastico regionale, Rafaele Franzese, presidente della Fondazione ITS di Macomer e il presidente Ial Cisl Sardegna Mario Medde.

«Affrontiamo un tema che è nazionale, regionale ed europeo», continua sottolineando il passo indietro dell’Isola nelle valutazioni Ocse-Pisa, l’indagine Ocse per valutare il livello di istruzione degli adolescenti dei principali paesi industrializzati. Proprio sui sistemi di valutazione interviene, assieme a Silvano Tagliagambe dell’associazione Terra di pace e di solidarietà, nel successivo momento coordinato da Giulia Clarkson. Ettore Cannavera della Comunità La Collina e la direttrice della Biblioteca comunale di Cagliari Dolores Melis sono tra i nomi della tavola rotonda dedicata alla formazione della persona nella società odierna (introdotta da Felice Nuvoli e coordinata da Gian Franca Fois).

In conclusione di mattinata le domande alla candidata Michela Murgia, coordinate dai giornalisti Roberta Celot e Umberto Cocco. «Ma chiunque può porre domande secche».

Alle 15 si riprende per discutere di formazione scientifica con gli accademici Giuseppe Pulina, Franco Meloni (che coordina), Pietro Luciano, Francesco Cucca, Luciano Burderi, Gaetano Di Chiara e la dirigente dell’Agrario Duca degli Abruzzi di Elmas Gabriella Epicureo. Pietro Ciarlo interviene nella tavola su Formazione amministrativa giuridica economica coordinata da Nicolò Migheli e a cui partecipano Angela Testone, Italo Meloni, Vittorio Pelligra, Gianni Loy e Maria Giovanna Piano. L’approfondimento di formazione umanistica coordinato da Franco Masala chiama, dall’università, Giulio Paulis, Bibo Cecchini, Maria Del Zompo e Benedetto Meloni oltre al linguista Ugo Cardinale, all’attrice Tiziana Troja e alla programmista Rai Serena Schiffini.

Alle 18,30 tocca ai giornalisti Vito Biolchini e Romano Cannas coordinare i quesiti per i candidati Francesco Pigliaru e Mauro Pili. «Con l’iniziativa vogliamo organizzare opinione pubblica positiva, cioè un pensiero per risolvere le cose senza pietrificarsi nell’antagonismo. E chiedere agli attori dei processi e ai candidati: siamo in grado di stringere un patto formativo?».

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