Giovani direttori crescono [di Franco Masala]

michele spotti

Non capita spesso che un giovane direttore d’orchestra, e per di più italiano, susciti così grande entusiasmo come è capitato durante il concerto tenuto al teatro Lirico di Cagliari. Al suo debutto in città, Michele Spotti (classe 1993) ha dimostrato di possedere un solido mestiere e una capacità non indifferente di guidare la compagine orchestrale così che, alla conclusione del concerto, anche i professori dell’orchestra si sono aggiunti al pubblico plaudente, decretando un successo totale.

Con un piglio da direttore ben più esperto Spotti ha saputo tenere l’equilibrio delle varie parti d’orchestra, chiamandole di volta in volta con un gesto semplice ma comunicativo che ha favorito il raggiungimento di sonorità mai sovrastanti e decisamente idonee alle musiche interpretate.

A farla da padrone è stato il Mendelssohn-Bartholdy “scozzese” che ha esordito con l’ouverture “Le Ebridi”, ispirato dalle isole situate, appunto, al largo della costa occidentale della Scozia e, in particolare, dalle Grotte di Fingal, caratterizzate da un paesaggio sorprendente fatto di stalattiti e colonne basaltiche, per passare poi, in chiusura di concerto, alla Sinfonia  n. 3 in La minore op. 56, soprannominata “Scozzese”. In entrambi i casi il trionfo della musica romantica, ispirata ad un’attenzione verso la natura rivisitata dall’uomo e dalle sue sensazioni, è stato puntualmente restituito da Spotti, partendo dall’abile gioco orchestrale del musicista tedesco dove corni, clarinetti e flauti si muovono con grande evidenza.

Nella parte centrale del concerto Spotti ha diretto la Sinfonia n. 4 – anch’essa in La minore – op. 63 del finlandese Jan Sibelius del quale è prevista l’esecuzione di tutte le sinfonie nel corso della stagione concertistica. Anche qui il giovane direttore ha evidenziato una notevole sintonia con l’orchestra, sottolineando la ricchezza delle idee musicali severe fino al brillantissimo Allegro finale.

Insomma un esordio con i fiocchi che fa ben sperare nel prosieguo della carriera di Michele Spotti che ci piacerebbe riascoltare alle prese con un’opera lirica, stanti le critiche favorevolissime ricevute da più parti in tale campo. Arrivederci presto.

*foto Teatro Lirico di Cagliari ©

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