Intervista. Greta Thunberg: Francesco primo leader mondiale ad affrontare la crisi [di Giovanni Maria Del Re e Daniela Fassini]

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Avvenire.it giovedì 18 aprile 2019. La giovane attivista svedese in questi giorni in Italia per lanciare il secondo sciopero mondiale per il clima. Ieri la stretta di mano con il Papa, in programma il 24 maggio

Dopo l’incontro informale con papa Francesco in piazza San Pietro, fra pause private e incontri istituzionali il viaggio della 16enne, icona della lotta al riscaldamento globale, prevede un’agenda impegnativa che culminerà con la manifestazione in piazza venerdì, il Friday for Future. Greta ha incontrato stamattina la presidente del Senato Elisabetta Casellati e ha partecipato ad un convegno sempre in Senato: «Tanta gente importante si congratula con me, ma non so di che cosa. Milioni di studenti sono andati in sciopero per il clima e nulla è cambiato, le emissioni continuano come prima». Greta ha lanciato una mobilitazione nazionale per il secondo sciopero mondiale (dopo quello dello scorso 15 marzo) in programma per il prossimo 24 maggio.

«Vai avanti». Bastano queste poche parole, dette da papa Francesco, per spronare ancora di più (se ce ne fosse bisogno) la sedicenne attivista svedese Greta Thunberg che ieri era in piazza San Pietro, a Roma. Al termine dell’udienza generale ha avuto l’occasione di scambiare un saluto con papa Francesco.

Tra i due ci sono stati una calorosa stretta di mano e un breve scambio di battute. «Il Santo Padre ha ringraziato e incoraggiato Greta Thunberg per il suo impegno in difesa dell’ambiente, e a sua volta Greta, che aveva chiesto l’incontro, ha ringraziato il Santo Padre per il suo grande impegno in difesa del creato» ha riferito il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti.

«È stato molto gentile – racconta Greta –. Ci ha detto che dovremmo continuare come facciamo ora. Sostiene il grande sciopero che ci sarà il 24 maggio che sarà anche la ricorrenza dell’anniversario della Laudato Si’». «Continueremo a lottare – aggiunge la giovane – fino a quando i politici non faranno qualcosa».

Accompagnata dai suoi genitori, dalla sorella e da alcuni amici, da dietro la transenna, la ragazzina divenuta ormai icona globale per la sua lotta contro il surriscaldamento del pianeta, ha mostrato al Papa, molto sorridente, un cartello bianco con la scritta ‘ Join the climate strike’ (Unitevi allo sciopero per il clima), con sotto la scritta “Celebrate Laudato si’ on May 24” .

 Perché hai voluto vedere il Papa? Vedi in lui un alleato?

Il Papa Francesco è il primo leader mondiale ad affrontare l’acuta crisi del clima. Questo è più che importante – rivela ad Avvenire, rispondendo ad alcune domande – Siamo naturalmente dalla stessa parte visto che condividiamo un obiettivo comune per proteggere il pianeta e il mondo naturale».

Ogni venerdì dal 20 agosto e con un seguito sempre più importante di giovani in molte altre città di tutto il mondo Greta manifesta davanti al parlamento svedese per sensibilizzare il governo e lanciare l’accusa ai politici di non far nulla per fermare «la nostra casa che è in fiamme». È quello che ha detto, anche davanti agli europarlamentari, nella sua breve visita a Bruxelles, martedì, lungo il suo lungo viaggio verso l’Italia, rigorosamente in treno (Greta non usa l’aereo perché inquina, ndr).

Una popolarità divenuta sempre più grande, con il colpo di scena il mese scorso (alcuni giorni precedenti il primo sciopero globale per il clima che ha chiamato in piazza milioni di giovani da tutto il mondo) la candidatura al Nobel per la Pace, proposta da tre parlamentari norvegesi.

 Hai iniziato tutto da sola nell’agosto del 2018, ora ti seguono in tantissimi, molti studenti saltano le lezioni di scuola per protestare contro il cambiamento climatico. Che cosa provi?

«Non me l’aspettavo. Non avevo alcuna aspettativa. Sono molto sorpresa. Dimostra che tutto può succedere». E succede ogni venerdì: il suo volto e le sue idee si rincorrono alle manifestazioni globali degli studenti, con eventi in migliaia città di tutto il mondo, in nome della lotta contro i cambiamenti climatici. Anche in Italia da gennaio in diverse città, da Nord a Sud si sono creati gruppi Facebook che si danno appuntamento in piazza. Davanti al comune o ai palazzi del governo.

Il 15 marzo scorso, in occasione del primo sciopero globale, furono circa un milione i giovani italiani che occuparono le principali piazze di oltre 200 Comuni in Italia. Gli appuntamenti più partecipati a Roma e a Milano dove, secondo gli organizzatori, hanno manifestato centomila giovani. Ed è proprio, qui, in Italia, dove si è registrata questa importante partecipazione che Greta ha deciso di fissare in agenda una tappa del suo viaggio di ‘propaganda’ contro il surriscaldamento globale in giro per l’Europa.

 Ritieni che gli italiani abbiano colto in pieno la minaccia per il nostro pianeta?

«Sì, mi dà molta speranza il fatto che il movimento stia crescendo così rapidamente in Italia. Non so perché sia così, ma è una grande cosa».

 

 

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