Arte al femminile [di Franco Masala]

Manifesto-NonSoloMuse_light-1

Nei suggestivi spazi dell’ex I.S.O.L.A., ubicati sul Bastione di Santa Croce nel Castello cagliaritano, è allestita una bella mostra dedicata ad Anna Cabras Brundo (1919-2008) dal titolo Non solo muse. Arte al femminile. Curata da Marta Cincotti e Simone Mereu in occasione del centenario della nascita dell’artista, l’esposizione usufruisce di un efficace allestimento giocato su prismi completamente candidi che ospitano ciascuno un’opera, completata da un riferimento letterario di grande interesse.

Un doppio percorso, insomma, che esalta la raccolta degli “Stati d’animo”: sono sculture di piccolo formato risultanti da una riflessione propria sulla donna. Non vi è verosimiglianza ma, se mai, una ricerca di volumi tendente ad esprimere “sensazioni, pensieri e aspirazioni, che ci parlano delle donne della sua generazione e delle generazioni immediatamente successive, in una sorta di racconto sulla donna del Novecento, riflessione che da personale diviene universale”.

Siamo lontani insomma da quel mondo di ritratti di noti personaggi cagliaritani della stessa Cabras Brundo, presentati nella precedente mostra del 2014 all’Exmà e atti a comunicare la loro essenza più riposta. Se era nota comunque la sua attitudine al ritratto, sorprendono ancor più queste piccole opere sconosciute.

Sono figure modellate e plasmate nell’argilla che esaltano atmosfere intime, talvolta raffigurate in posizione fetale, sono immagini legate alla maternità e anche pronte a ribellarsi per affermare una volontà di liberazione. Quindi la donna intesa non più soltanto come musa ispiratrice bensì pronta ad affermare la propria autonomia in un mondo in cui l’uomo tende a prevaricare.

Non è dunque un caso che a latere della mostra vi sia un ciclo di incontri sull’arte al femminile, tra i quali piace segnalare quello tenuto da Daniela Orrù il 5 novembre scorso, intitolato “Dopo la tela di Penelope”.

Dedicato al continuo intreccio tra arte e moda, ha fatto il punto sulle artiste costrette a ripiegare, all’interno delle Avanguardie artistiche del primo Novecento, su tessitura, stoffe, arazzi tra i quali hanno cercato un loro spazio. Anche se, spesso e (mal)volentieri legate ai propri mariti come dimostra il caso di Sonia Delaunay, moglie del più noto Robert, o della sarda Edina Altara, vissuta all’ombra di Vittorio Accornero.

Non solo muse. Arte al femminile Anna Cabras Brundo

ex I.S.O.L.A. Via Santa Croce 39

fino al 30 novembre da lunedì a sabato 10-13 17-20

Lascia un commento