Ti conosco mascherina [di Carlo Melis Costa]

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E’ nelle difficoltà che si vedono i veri uomini e i governanti in particolare. Così si dice! In Sardegna ad osservare gli inquilini di alcune ville e palazzi istituzionali il detto viene smentito tanto da rimanere basiti.

Non vi è dubbio che all’omino di Palazzo Bacaredda, a dispetto del suo look da personaggio di Gogol, piacciano gli atteggiamenti gladiatorii. Pattuglione con la municipale; inutili droni; megamanifesti macabri e minacciosi e soprattutto fuori tempo massimo, dicono tantissimo sul sindaco che abita in splendida solitudine la sua mente.

Inevitabilmente, a condizionarne, usando una parola forte, l’operato, è il delirio securitario. Delirio che lo ha portata ad urlare  con voce improbabile, il giorno del comizio alla darsena “La pacchia è finita!” fotocopia di un altrettanto delirante “Adesso tocca a noi” che non ha portato bene. Stavolta con una gran voglia di saluti “romani” (virgolettato perchè del tutto assente nella iconografia romana).

Serpeggia il dubbio che il suo problema sia considerare i cittadini una massa amorfa, ostile e brulicante. Siamo probabilmente tornati a “lafolllaèpecccora” di un personaggio sicuramente da lui stimato. Ma in attesa che sanifichi strade e piazze, cosa che fanno in ogni bidda, bisogna dire che, addirittura, c’è di peggio, di molto peggio.

Veniamo al vero campione di inefficienza stuggiato a Villa Devoto. Tanto stuggiato che auspico che noi bravi contadini del paese di Acchiappacitrulli ci  decidiamo a dare, simbolicamente armati di croficissi, forconi e torce, come nei migliori film  di James Whale, un assalto morale alla Capanna di Zio Christian dove il “sardo buono” attende paziente e silente la telefonata del suo “Capo”, non importa quante uniliazioni e disastri possa subire la sua terra.

Se fosse vera la metà di quanto sostenuto da alcune autorevoli voci del mondo clinico (mascherine e reagenti inviate per solidarietà in Lombardia, nuove mascherine con filtro fornite solo ai politici), di acquisti fantasma di test rapidi,  di  telefonate inesistenti con la Commissione Europea, di emergenza coronavirus utilizzato come foglia di fico per coprire l’inesistente politica dei trasporti, per Zio Christian ed il fido cautadario Nieddu non sarebbe sufficiente la nomina di  un Commissario per l’emergenza sanitaria ma direttamente un Commissario per tabulas a  Villa Devoto.

Mentre la sorte dell’Ing. Belloi, nominato Coordinatore della Protezione Civile all’interno della Struttura AntiCovid-19, che ha tra i punti forti del curriculum l’aver diretto una polisportiva andrebbe decisa non solo dai bravi contadini di Acchiappacitrulli. Augurandoci anche noi la protezione di Sant’Efisio e della Madonna di Bonaria ma anche da loro.

One Comment

  1. Mario Pio

    Un solo commento sui megamanifesti macabri dell’ineffabile sindaco di Cagliari: se la grandissima parte di popolazione è a casa, chi li legge? Non era meglio destinare quei denari ad una vera disinfezione delle strade, “approfittando”, appunto, dell’assenza delle persone?

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