In memoria di un maestro che ci ha lasciato: Angelo Aru [di Sergio Vacca]

angelo

Dopo una breve malattia, è scomparso Angelo Aru, Professore Ordinario di Geopedologia al Corso di Laurea in Scienze Geologiche. Viene da dire, come nei necrologi: “lascia un grande vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto e non possono non averlo apprezzato”! Frase, talvolta di circostanza. E’ tutto vero! Angelo Aru lascia un grande vuoto!

Anzitutto l’uomo. Disponibile, generoso, leale. Possono anche essere citate altre qualità di Angelo Aru, ma queste appena accennate possono tracciare l’essenzialità del suo carattere, particolarmente nel rapporto col prossimo. La disponibilità è stata tale che qualsiasi problema gli si ponesse davanti, riusciva sempre a trovare l’energia ed il tempo per affrontarlo: particolarmente con gli studenti.

Qualche esempio fra i tanti. Un suo allievo entra in crisi per problemi con un altro docente e decide di ritirarsi dagli studi e tornare nel paese d’origine. Il professor Aru – letteralmente – lo insegue e lo convince a completare gli studi. Diventò poi professore ordinario in discipline naturalistiche. Un altro, studente lavoratore, si laureò in Geopedologia e, in crisi con la propria dirigenza, fu da lui inviato nella foresta amazonica a rilevare suoli. “Riacquisterà fiducia in se stesso” fu il viatico. Quell’allievo completò la sua vita lavorativa come docente universitario.  Questo era il suo modo di rendersi disponibile!

La sua generosità lo ha portato a perdonare anche chi gli ha fatto del male. La sua lealtà si è sempre manifestata col suo non riconoscere il significato della parola “odio”.

Uomo di Scienza che con Paolo Baldaccini, suo collega ed amico dai tempi della specializzazione in Pedologia a Firenze presso l’Istituto del Suolo, fonda la Pedologia in Sardegna. Qualche segno prodromico nella Facoltà d’Agraria a Sassari, tuttavia lontano anni luce dalla Scienza del Suolo, cosi come internazionalmente riconosciuta e sistematizzata in Italia, grazie a Paolo Principi e a Fiorenzo Mancini.

La Pedologia in Sardegna nasce e cresce col lavoro in campo di Angelo Aru  e di Paolo Baldaccini, che per un lungo periodo hanno contemporaneamente diretto Uffici della RAS e insegnato all’ Università e si diffonde con l’insegnamento  del primo a Cagliari e del secondo a Sassari. Quasi un migliaio gli allievi, al punto che la scuola di pedologia sarda, oggi, può contare su tre professori associati, alcuni ricercatori, sempre sulla linea tracciata dai due grandi precursori.

La personalità ed il rigore scientifico di Angelo Aru, ma anche la sua duttile pragmaticità nell’affrontare i problemi, sono  stati tali che convinse la Cassa Per il Mezzogiorno a finanziare opere infrastrutturali in agricoltura e ad esigere che ogni progetto fosse preceduto da un serio studio del suolo.

Sotto la direzione scientifica di Angelo Aru e di Paolo Baldaccini, simbiotici al punto che in molti hanno creduto a lungo che si trattasse di un’unica persona, il Professor Aru Baldaccini, viene realizzato l’inventario dei suoli potenzialmente irrigabili della Sardegna, un’opera ciclopica, che rappresenta il più importante esempio di pianificazione del settore agricolo ma anche urbanistico.

A livello internazionale, la sua credibilità è tale che lo ritrova tra i fondatori e componente del Comitato di direzione del Progetto Medalus sulla desertificazione, che riunisce scienziati del suolo di tutti i paesi del Mediterraneo.

Questo e tanto altro, è stato, in estrema sintesi, Angelo Aru, serenamente scomparso oggi, circondato dall’affetto di tanti e dalle cure delle amatissime figlie. Addio, Maestro!

4 Comments

  1. Ignazio Camarda

    Caro Sergio condivido ogni virgola.

  2. EDOARDO COSTANTINI

    Un gran’uomo e un grande pedologo, è stato un esempio di professionalità e di umanità per tutti noi. Ha iniziato settori di ricerca che sono ancora di avanguardia, ad esempio, l’uso delle informazioni pedologiche per la pianificazione urbana ed extraurbana, riuscendo anche ad essere ascoltato dai politici!
    Il suo impegno nella SISS ha consentito a centinaia di giovani pedologi di tutta Italia di conoscere la Sardegna, i suoi pedopaesaggi, le realtà agricole, economiche ed ambientali, e soprattutto tanti fantastici colleghi sardi!

    Grazie

  3. Rita Lai

    Condivido le tue riflessioni sul professore con cui mi sono laureata nel 1986, tra l’altro con una tesi che mi ha permesso di essere coinvolta, quasi dieci anni dopo, nella pianificazione urbanistica di un importante comune della Sardegna

  4. Francesco Aru

    Ciao zio, ti ringrazio per essere stato un maestro non solo di scienza ma anche di vita, proseguirò la mia strada alla luce dei tuoi insegnamenti.
    Torneremo a correre e girovagare assieme nei boschi e nei monti, ciao zio, amico, professore e maestro di vita
    Francesco Aru

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