Elogio della cassiera [di Franco Masala]

cassa

Farmacista in maternità da un anno, peraltro licenziata. Supplente per due giorni, di 35 anni. Moglie di ex sindaco. Volontari per un giorno in occasione di un “saltafila”. Sono soltanto alcune delle persone che hanno già ricevuto il vaccino anti COVID-19 contro ogni regola e ogni logica che privilegia – o meglio dovrebbe privilegiare – giustamente l’età e la fragilità. Così, per esempio, vi sono ultranovantenni che attendono ancora di essere vaccinati a casa o persone affette da patologie che aspettano il loro turno.

Dimostrazione – se era necessaria – del caos che impera in certi centri decisionali riguardanti la campagna vaccinale che tra alti e bassi continua in tutta Italia e anche in Sardegna dove si tenta di recuperare il tempo perduto fin dagli inizi. Tutto aggravato poi dal fatto che ciascuna regione si muove in ordine sparso.

Desta quindi scalpore la decisione di alcune regioni riguardante la somministrazione del vaccino ad avvocati e psicologi che precedono di gran lunga altre categorie neppure prese in considerazione. E sì che appartengono a quelle più esposte che hanno avuto l’onere di stare a contatto con i clienti fin dall’inizio della pandemia.

Si tratta delle cassiere e, più raramente, dei cassieri dei supermercati, gli unici a tenere aperti ininterrottamente questi esercizi, accanto agli addetti alla vendita e alla distribuzione. E si potrebbero aggiungere anche gli edicolanti che hanno garantito per tutto il tempo dal marzo del 2020 in poi la possibilità di accedere all’informazione quotidiana anche nei momenti più bui del primo lockdown. Quando sarà il loro turno?

È proprio vero che “la storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa” secondo la nota frase di Karl Marx. In Italia poi siamo specialisti nel volgere tutto in caciara, finendola a tarallucci e vino. Anzi, mutatis mutandis, a malloreddus e cannonau come testimonia ampiamente il famigerato “pranzo di Sardara”.

2 Comments

  1. Renato

    No comment !!

  2. Stefano Busonera

    Questa è la dimostrazione di una classe politica inadeguata.
    Quando si vota dobbiamo essere consapevoli che chi eleggiamo influisce nella nostra vita quotidiana e non solo.
    Quando lo si capirà allora ,forse ,si eleggeranno rappresentati degni di ricoprire cariche pubbliche che pensino al bene dei cittadini.
    ad Maiora

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