Dio salvi la Regina! [di Franco Masala]

Ha attraversato la nostra vita e ora se ne è andata in punta di piedi con leggerezza e understatement tipicamente britannico, risparmiandoci le agonie mediatiche che hanno caratterizzato illustri scomparsi come il generalissimo Francisco Franco nel 1975 o Papa Wojtyla nel 2005.

La regina Elisabetta II è mancata a 96 anni dopo un regno durato ben settanta anni cominciato quando i “grandi” della Terra si chiamavano Stalin, Mao, Truman, Pio XII, Churchill. Ha regnato ma non governato saldando XX e XXI secolo attraverso un periodo lunghissimo che, agli opposti, ha compreso guerra fredda e “operazione militare speciale” contro l’Ucraina, divenendo testimone di mille vicende divenute ormai storia.

Gli aspetti privati sono rimasti sempre tali anche se inevitabilmente il gossip mediatico l’ha colpita a causa di figli, nipoti e collaterali vari un tantino vivaci così da costringerla a decisioni che sicuramente avrebbe voluto evitare. E il pensiero corre al divieto di matrimonio con un divorziato per la sorella Margaret negli anni ’50 sulla scia del vulnus mai riparato dell’abdicazione di Edoardo VIII vissuta come un affronto alla monarchia. Col senno di poi probabilmente in altri tempi non sarebbe stata così intransigente.

Al di là del suo mandato estremamente longevo rimarranno di lei le innumerevoli immagini della vita pubblica con il cliché standardizzato di un look sempre uguale a se stesso, comprendente abito, guanti, borsetta e cappellino, variato però nei colori preferibilmente pastello.

Protagonista di film e fiction di grande successo mediante attrici provette – prima tra tutte la strepitosa Helen Mirren – è presente anche in un ambito legato allo humour, racchiuso nel delizioso libello di Alan Bennett La sovrana lettrice dove Elisabetta compare come utente di libri compulsiva tanto da ossessionare tutti con la sua passione.

Che poi anche la vera regina fosse dotata di una buona dose di umorismo è tangibile almeno in due filmati che hanno fatto epoca: il primo la vede letteralmente paracadutata nello stadio della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Londra 2012 in compagnia dello 007 di Daniel Craig; il secondo risale appena al giugno scorso quando in occasione del giubileo la regina celebrò la “cerimonia del tè” con il buffo orsetto Paddington, idolo di tutti i bambini inglesi.

Il suo volto continuerà a comparire nei francobolli e nelle sterline prima dell’inevitabile cambio con l’effigie del nuovo re. Dio salvi la Regina!

*Pietro Annigoni, Ritratto di Elisabetta II, 1955 ©

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