West Side Story, finalmente [di Franco Masala]

Non è un’opera lirica né un musical tradizionale, considerato che allinea tre morti ammazzati in scena. È semplicemente West Side Story, il capolavoro di Leonard Bernstein, grande direttore d’orchestra, provetto pianista, abile divulgatore di musica.

La prima rappresentazione, datata 1957, nasce dalla congiunzione astrale che fece incontrare Bernstein, il coreografo Jerome Robbins e l’autore dei testi Stephen Sondheim fino alla creazione di uno spettacolo di immensa fortuna in tutto il mondo, approdato due volte nel cinema in film entrambi pregevoli per diversi aspetti (Robert Wise & Jerome Robbins nel 1961, Steven Spielberg nel 2021).

La storia di Romeo e Giulietta, trasferita nella New York delle bande rivali (nella fattispecie portoricani e americani di seconda generazione), affascina pure oggi sia per la tematica ancora attualissima sia per la quantità di hits popolarissimi, da America a Tonight a Maria. La profusione di temi musicali perfettamente riusciti ha del prodigioso e dimostra la maestria di Bernstein nel governare la conoscenza delle musiche più disparate che vanno da Puccini a Ravel a Stravinskij con qualche punta di jazz.

Bernstein decise soltanto nel 1985 di incidere integralmente il suo capolavoro, affidando i ruoli principali ad autentiche star dell’opera come Josè Carreras, Kiri Te Kanawa, Marilyn Horne e Tatiana Troyanos, e immortalando il tutto nel documentario The Making of West Side Story, presentato anche nella Passeggiata Coperta di Cagliari per il Prix Italia del 1985. Va da sé che la partitura si adatta anche ai tipici interpreti del musical, capaci di cantare, danzare e recitare, che ha negli Stati Uniti d’America gli alfieri di un genere teatrale peculiare di quel Paese.

Per due anni e mezzo, quasi tre, abbiamo visto i container con le scene di West Side Story giacere nel cortile del teatro Lirico di Cagliari. Previsto infatti per il marzo del 2020, lo spettacolo fu cancellato insieme con tutto il resto della stagione a causa del COVID-19 che così pesantemente ha inciso sulle nostre vite e sulle nostre interrelazioni. Finalmente, a conclusione della stagione 2022, West Side Story giunge sui nostri palcoscenici in prima per la Sardegna nell’allestimento della Lyric Opera di Chicago che lo coproduce con la Houston Grand Opera e il festival di Glimmerglass (New York State).

Soltanto l’orchestra è quella stabile di Cagliari ma ridotta negli archi e nei legni e, viceversa, rinforzata abbondantemente negli strumenti di impronta jazzistica come trombe, tromboni, sassofoni e percussioni. Dirige James Lowe, specialista della musica americana contemporanea e capace di governare la complessa macchina dello spettacolo che alterna attitudini diverse in un unicum estremamente compatto.

Tutta la compagnia è superlativa nelle varie specialità richieste secondo un physique du rôle perfettamente rispondente a bande scalcinate e proletarie. Spiccano i due protagonisti Teresa Castillo e Andres Acosta (Maria e Tony) perfetti anche nella zona acuta che spesso è richiesta dalle loro parti. La scatenata Amanda Castro è Anita, capacissima di passare dalla spregiudicatezza iniziale al dolente epilogo di “vedova” di Bernardo che è l’ottimo Waldemar Quiñones-Villanueva, bravissimo sia nel canto che nel ballo. Lo sfortunato Riff invece è il valente Brett Thiele.

I numerosi componenti – uomini e donne – dei Jets e degli Sharks sono bravissimi fin dalle danze iniziali che vedono la coreografia originale di Robbins ripresa da Joshua Bergasse in un crescendo di eccitazione che è un po’ la cifra stilistica dello spettacolo. La regia di Francesca Zambello (indimenticata artefice de La Ciociara di Tutino nel 2017) è ripresa efficacemente da Eric Sean Fogel su scene di Peter J. Davison che si compongono e ricompongono funzionalmente. Costumi indovinatissimi e molto vari di Jessica Hahn e luci molto efficienti di Mark McCullough riprese da A. J. Guban.

Dopo la splendida trenodia finale che si spegne impercettibilmente nel silenzio, il successo si è delineato in modo chiarissimo, preceduto da applausi ripetuti a scena aperta come da un bel pezzo non capitava. Teatro finalmente quasi pieno per uno spettacolo da non perdere.

Suggerimento (a posteriori, ahimè): non si poteva, a latere delle molte repliche dello spettacolo, organizzare una minirassegna con la proiezione dei film e del documentario di cui sopra?

*foto di Karli Cadel ©

West Side Story

da un’idea originaria di Jerome Robbins

musical in due atti

libretto Arthur Laurents e Stephen Sondheim

musica Leonard Bernstein

Teatro Lirico di Cagliari

giovedì 15 dicembre, ore 20.30 – turno A

venerdì 16 dicembre, ore 20.30 – turno E

sabato 17 dicembre, ore 19 – turno G

domenica 18 dicembre, ore 17 – turno D

martedì 20 dicembre, ore 15.30 – fuori abbonamento

martedì 20 dicembre, ore 21 – turno F

mercoledì 21 dicembre, ore 20.30 – turno B

giovedì 22 dicembre, ore 19 – fuori abbonamento

venerdì 23 dicembre, ore 15.30 – fuori abbonamento

venerdì 23 dicembre, ore 21 – turno C

 

 

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