Fregature sovraniste: Abbanoa applica il deposito cauzionale, di che si tratta? [di Adriano Bomboi]

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Nel corso di queste settimane i consumatori sardi avranno in casa una nuova bolletta di Abbanoa, si chiama “deposito cauzionale”. Perché il servizio pubblico ci chiede di pagarlo? Cosa si nasconde dietro questo nuovo balzello? Dal 2014 è in vigore la Delibera 86/2013/R/IDR (e annessa) dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI). Tale delibera consente ma – attenzione – non obbliga i gestori dei servizi idrici ad applicare un deposito cauzionale: cioè un dispositivo con cui il gestore crea un fondo di denaro col quale recuperare i soldi dei morosi che non pagano le bollette dell’acqua. In altri termini, Abbanoa chiede indistintamente a tutti di pagare gli introiti persi a causa dei furbastri che consumano acqua senza pagarla. I cittadini onesti dovranno pagare per quelli disonesti.

La ciliegina sulla torta dell’acqua “pubblica” è che il deposito cauzionale non aiuterà neppure quegli utenti che non hanno potuto pagare la bolletta per sopravvenute difficoltà economiche, come quelle dovute alla crisi. Ed a cui il servizio idrico chiuderà comunque i rubinetti, a fronte di una trafila di prevedibili ricorsi che il consumatore in difficoltà dovrà affrontare pur di non perdere un servizio essenziale.

Sostanzialmente si tratta di una misura con cui il gestore farà cassa sulla pelle dei sardi, dopo anni in cui la lottizzazione politica dell’ente, unita alla sua inefficienza, ha sperperato decine di milioni di euro dei contribuenti (per non parlare delle centinaia di milioni di euro di esposizione su investimenti mai realizzati). E soprattutto dopo che la Giunta Pigliaru, tramite l’assessore ai lavori pubblici Paolo Maninchedda, si è adoperato per rimettere nel buco nero di Abbanoa altri milioni di euro generosamente offerti dai contribuenti. Tutto questo succedeva, come ricordo spesso, mentre a Sassari i dipendenti dell’idromostro timbravano i cartellini per poi andare a spasso. Teniamo conto che proprio a Sassari, uno dei due maggiori azionisti pubblici dell’ente, assieme al Comune di Cagliari, diversi quartieri rimangono costretti a razionare l’acqua prima che arrivi la notte. Esattamente come a Beirut dopo i bombardamenti israeliani del 2006.

Per capire come i sardi siano arrivati ad avere un servizio idrico da terzo mondo bisogna risalire all’ideologico referendum sull’acqua pubblica di alcuni anni fa, in cui venne confusa la proprietà del bene pubblico con la sua distribuzione. Se teoricamente siamo tutti d’accordo nel tutelare l’acqua pubblica come risorsa accessibile a tutti, in tempi di spending review contro gli enti inutili dovremmo riconsiderare il ruolo dei privati per strappare al parassitismo politico la gestione di un bene così importante. L’alto numero di casi con cui Abbanoa ha slacciato l’acqua ad anziane indigenti, a famiglie in crisi ed a persone con gravi problemi di salute, dimostra che il servizio pubblico si è comportato peggio del più disonesto dei privati. E dopotutto, è bene ricordarlo, Abbanoa non pagò neppure i lavoratori privati della multinazionale spagnola Acciona Agua, impegnata nei subappalti per la depurazione di tantissimi impianti regionali.

Quanto accade quotidianamente con Abbanoa rappresenta un caso da manuale, già previsto, fra i vari, da due grandi premi Nobel per l’economia. La prima, Elinor Ostrom, nel suo saggio sul governo dei beni collettivi, mostrò tutta l’inefficienza dei servizi gestiti con modalità verticistiche rispetto alle migliori performance di quelli gestiti collettivamente dagli enti locali. Ciò tuttavia non significa che dovremmo tornare all’epoca dei distretti idrici precedente alla nascita di Abbanoa, dai quali peraltro l’idromostro eredita pesanti inefficienze.

Non a caso, il secondo economista, il padre della teoria della scelta pubblica, il liberale James M. Buchanan, sottolineò che la gestione politica di un servizio alla collettività non è rivolta a risolvere i problemi ma ad assecondarli. Perché il politico di professione lavora unicamente per garantirsi la rielezione e dunque per conservare la sua poltrona ai vertici della pubblica amministrazione. Non a caso anche in Sardegna il servizio idrico rimane inefficiente, inquinato da dipendenti disonesti raccomandati dai politici, mentre questi ultimi, ognuno in base alle rispettive responsabilità, continuano a pompare denaro pubblico senza la minima trasparenza, né sanzione sociale e politica del caso.

Il deposito cauzionale è solo l’ennesima trovata di questa spaventosa macchina mangiasoldi, e se la politica sovranista non fosse interessata alla sua conservazione avrebbe l’autorità politica, prima che legale, per imporre ad Abbanoa l’abbandono di questo nuovo balzello. Perché le singole manifestazioni di dissenso dei cittadini od una eventuale class action, alquanto debole rispetto alle disposizioni formali dell’AEEGSI, potrebbero non sortire alcun effetto. All’indipendentismo il dovere di intervenire.

Liberali e sostenitori dell’acqua pubblica possono quindi trovarsi uniti almeno per questa battaglia contro la rapina fiscale. Ad Arezzo, con la collaborazione di Federconsumatori, è stata già avviata una contestazione contro l’istituzione del deposito cauzionale. In quanto il gestore idrico agisce in regime di monopolio, imponendo unilateralmente agli utenti le proprie tariffe in assenza di concorrenza, senza dare loro alcuna possibilità di scelta.

Eppure in Sardegna non sono rispettati neppure gli standard minimi di potabilità dell’acqua. Servono altri argomenti per intervenire?

27 Comments

  1. Lucia

    Egregio Bomboi, per risponderle occorrerebbero molte righe, ma mi basta farle notare che Lei rivela veramente un’ignoranza abissale dell’argomento e un fraintendimento della previsione dell’Autorità e della sua attuazione che può nascere solo dal livore di un liberista solitario e isolato, che non pratica la vita e i mercati e giudica le procedure da uno scranno isolato in cui tutto in astratto sembra comporsi naturalmente con i propri ideologemi, mentre in concreto si svolge ben altro. Guardi, mi creda, non sa di che cosa sta parlando, mischia pane con cipolle, non conosce il sistema di opportunità/penalità legato alla cauzione; insomma, le mancano i fondamentali. Io in Abbanoa ci lavoro e noi abbiamo voluto questo sistema a tutela dei clienti, non contro. Quando ha tempo passi nei nostri uffici e glielo spieghiamo. Quanto al resto e al titolo, se avete da prendervela con Maninchedda, fatelo in modo più esplicito, così sareste gli unici a contestargli di avere avuto il coraggio di raddrizzare il destino di un’azienda che dà lavoro a tremila persone in Sardegna. Cosa c’entra il sovranismo con questa vicenda? Niente. Vi dà fastdio che finalmente ci sia un Assessore coraggioso dopo tanti Ponzi Pilati che si lavavano le mani della grana Abbanoa? Diteglielo. Ditegli che vi sta sul naso, ma non buttate fango su un’azienda che con fatica sta rialzando la testa.

  2. sardus48

    Che strano modo di vedere le cose !!! Se la Sardegna fosse uno stato indipendente e sovrano , il suo Ente di distribuzione delle acque non prevederebbe un deposito cauzionale ? Cosa c’entra nell’articolo la parola “Sovranista” se non a seminare dubbi e zizzanie di cui non abbiamo certo necessita’ in questo momento nel mondo nazionalitario sardo !!

  3. roberta

    perchè devo pagare l’acqua a chi non lo fà?
    abbanoa vada da i morosi, tanto loro continueranno a non pagare,
    Chiudetegli l’acqua sin che non saldano e poi vediama.
    é più facile far pagare i soliti scemi (onesti) che complicandosi la vita per recuperare i soldi da chi non paga.
    sono sicura che se non pagassi la bolletta abbanoa mi chiuderebbe l, acqua lo facia a chi non paga

  4. Rispondo a Lucia e a Sardus 48:

    Non si tratta di una critica personale a Maninchedda, ma di una contestazione alla sua scelta politica in materia di gestione idrica. Chi mette milioni di euro dei contribuenti in un ente para-pubblico ha poi il dovere politico di farsi garante della sua trasparenza. L’oggetto dell’articolo infatti riguarda una critica alla volontà commerciale di Abbanoa, i cui pessimi standard non giustificano l’applicazione del deposito cauzionale (la delibera dell’AAEGSI non equivale ad un obbligo ma ad una possibilità di scelta dei gestori). Per non parlare della natura contrattuale con gli utenti che lo escluderebbe.

    In quanto ai dipendenti onesti possono stare tranquilli, nessuno li vuole lasciare sulla strada. Invece i disonesti, laddove identificati, si. D’altronde anche in presenza di uno o più enti privati ci sarebbe bisogno di manodopera.

    Bisogna però iniziare a dire che la baldoria a spese dei Sardi deve finire. Se c’è una scelta che Abbanoa può compiere per non complicarsi la vita di fronte agli utenti penso sia quella di abbandonare il deposito cauzionale e farsi bastare i soldi pubblici che ha già ricevuto.

  5. Elettra Vidili

    Scusate dipendenti di Abbanoa: se avete avuto l’aiuto di Maninchedda per rialzarvi ( non penso con soldi suoi) ringraziatelo sempre. Però se ancora vi state rialzando dobbiamo andare a fondo noi PAGANDO CAUZIONI CHE NON DOBBIAMO per aiutarvi in questo? E a noi chi ci aiuta ? Non penso Abbanoa……..

  6. io non pago x chi non paga, se mi staccano l’acqua vado x vie legali

  7. angelo

    troppo facile, Bomboi. La delibera “consente ma non obbliga”… se lo consente dov’è l’illegittimità? Servizio idrico da terzo mondo? A casa mia l’acqua arriva regolarmente così come le bollette. Io la pago e la bevo perchè sono sicuro che è la migliore, e non perchè lo dico io. Lei conosce dipendenti che timbravano e andavano a spasso? E perchè non li ha denunciati, così avrebbe messo fine al crimine (perchè è un crimine) ed allo spreco? Che membro c’entra la politica sovranista? Perchè sovranista è l’assessore che ci sta lavorando? Contesti i dati, invece di scrivere ovvietà sulla scorta del luogo comune in base al quale ci strozzano con le tasse e tutte ‘ste menate. Per capire il valore dell’acqua che abbiamo in casa, e la dimensione dell’aumento del deposito cauzionale, basterebbe farsi un giretto per il mondo e aver sete, e scoprire che una bottiglietta da mezzo litro costa due euro, come minimo (e non parlo di terzo mondo).
    Se ha da dire, lo dica con documenti e dati alla mano. Altrimenti, per parlare come se fossimo al bancone del bar, bi so bonu fintzas deo.

  8. Caro Angelo, se vuole le posso postare foto di concittadini con acqua giallastra che sgorga dai rubinetti o numerose bollette Abbanoa con cifre preoccupanti. Sappiamo tutti che ci sono zone dell’isola dove la distribuzione non ha problemi ed altre in cui ci sono. Il punto è che a fronte del mare di denaro pubblico questi problemi non vengono mai risolti.
    In quanto ai dipendenti disonesti, si tratta di notizie di stampa: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2014/08/20/news/abbanoa-timbravano-e-lasciavano-il-lavoro-27-dipendenti-sassaresi-rischiano-il-posto-1.9787123

    Il fatto che la delibera dell’AAEGSI consenta ma non obblighi il gestore ad applicare il deposito cauzionale non significa che sia illegittima (questo lo valuteranno i legali che stanno osservando la liceità di variare un contratto in condizioni di monopolio) ma che sia discutibile sul piano commerciale. E su questo la politica che ha spesato l’ente ha la piena facoltà di esprimersi. Significa che Abbanoa può revocare il deposito, purtroppo sia l’ente che l’assessore ai lavori pubblici – nel suo ultimo articolo – stanno sostenendo che il deposito sia stato disposto in quanto obbligatorio. (http://www.sardegnaeliberta.it/come-si-fa-informazione-in-sardegna-male-il-caso-abbanoa/). La barzelletta non reggerà a lungo: un conto è sottrarre milioni di euro ai contribuenti tramite bilancio, altro conto farlo direttamente dalle bollette. Gli utenti si rivolteranno contro, ma questo chi vive all’ottavo piano della Regione non l’ha ancora compreso.

    In ordine all’argomento secondo il quale nel resto del mondo l’acqua da mezzo litro “costa” due euro non ce ne frega nulla. In quanto consumatori vogliamo sapere perché quì si spendono tanti soldi per avere gente che va a spasso mentre l’acqua dei rubinetti esce gialla o non esce proprio. Non si tratta di luoghi comuni ma di trasparenza.

  9. calamaro

    se devo pagare x chi nn ha mai pagato sai che vi dico nn la pagooooooooooooooooooo

  10. fausto

    La signora Lucia difende a spada tratta Abbanoa. E’ chiaro che dalla risposta che da è una dirigente. Una di quelle che si becca stipendioni e la produttività in autovalutazione.

  11. maria

    A si Lucia. E certo, è per tutelarci .. ma fammi il piacere tu e abbanoa! La gente a malapena riesce già a pagare le esorbitanti bollette che mandate e spesso senza neanche dare il servizio! E parlo per me che praticamente nel mio comune rimaniamo senza acqua praticamente da primavera fino a autunno inoltrato! Come facciamo ? La gente si arrangia comprandola e andando per fontane. Nonostante il disservizio, paghiamo lo stesso le bollette! Ma questa ultima presa in giro della cauzione veramente mi ha mandato in bestia! ps Da me non vedranno un soldo, anzi, Abbanoa si deve attivare a rimborsarci le bollette pagate per… niente!

  12. Pina

    Sig.ra LUCIA visto che noi utenti ignoriamo la “VERITA'” sul deposito cauzionale non è che ci rende edotti? o vuole spiegarla in privato solo al Sig. Bomboi????

  13. peppino

    Caro il mio sig..Angelo senz’altro lei non vive nel mondo di noi comuni mortali se frequenta luoghi dove paga la bottiglietta dell’acqua 2 euro, non oso immaginare quanto paga lo champagne……senz’altro a lei la versano in calici di cristallo mentre noi ci possiamo accontentare anche di berla dalla bottiglia da 2 litri al costo di 15 cent.
    In quanto all’estorsione dei 55 euro non chiamatelo deposito cauzionale, perché in quel caso ci si aspetterebbe in un futuro di riavere indietro quei denari, ma visto che prevedo di usare l’acqua finché campo e non avendo possibilità di cambiare gestore dovrò rassegnarmi a questo ennesimo esborso e rimanere in attesa della prossima idea di abbanoa…….
    oppure cominciare a pensare che sarebbe bello trovare altre soluzioni in questo mondo di LADRI.

  14. Piuttosto, dallo stile di scrittura io ho una mezza idea di chi sia “Lucia”… 😉

  15. harry

    Garantire i cittadini che pagano facendo loro pagare una cauzione per chi non paga, è un’idea diciamo “bizzarra”: è solo un’ ingiustizia, l’ennesima trovata per spillare soldi alle persone oneste e far pagare agli altri il proprio fallimento.

  16. Marco

    Quest’estate una perdita vicino alla casa di mia suocera ha impantanato tutta la strada impedendoci di posteggiare , ha raggiunto i muri e nonostante le telefonate quotidiane per venti giorni abbiamo dovuto subire questo scempio, per passare ho dovuto mettere una passerella ,il tutto mentre l’auto di abbanoa passavogni giornoa per raggiungere un punto nevralgico . Ovviamente questo spreco lo vedremo in bolletta .

  17. Gavinucia Panu

    Condivido pienamente ciò che ha scritto il signor Adriano, stiamo navigando in un mare di ladri autorizzati a spillare i pochi soldi rimasti nei nostri portafogli . Credo sia arrivato il momento di unirci e non pagare questa cauzione.Senza scendere nei paricolari sul servizio reso da abbanoa ne avrei tante cose da ridire.

  18. fabio

    Penso sia una vergogna pagare acqua potabile che non è, dover andare da abbanoa a riferire i consumi quando dovrebbero farlo loro pagare per chi non paga questo mai!!!!

  19. Oggi purtroppo ancora piroette verbali dell’assessore Maninchedda per giustificare la scelta politica e commerciale di Abbanoa. E dice: “AEEGSI inoltre non prevede una facoltà per Abbanoa ma il potere di richiedere il deposito nei limiti di quanto disposto dal provvedimento di AEEGSI. Si stravolge il senso, la lettera e lo spirito della norma se si afferma che AEEGSI ha previsto una facoltà.” Tratto da: http://www.sardegnaeliberta.it/forse-io-so-poco-dacqua-ma-un-po-di-piu-di-altri/

    Che significa quanto ho riportato nel virgolettato? Nulla.
    Per semplificare la piroetta di Maninchedda e rimanere nella realtà ricordo che l’AEEGSI conferisce ad Abbanoa il potere di usare il deposito cauzionale, non l’obbligo di applicarlo. Cioè l’AEEGSI da la facolta ad Abbanoa di avvalersi o meno del deposito. La scelta quindi rimane in capo ad Abbanoa. Inutile girare le carte in tavola, si dovrebbe ammettere chiaramente che il deposito può essere revocato.

    Perché lo si vuole applicare a tutti i costi? Perché evidentemente è stato contabilizzato nel piano di solvibilità dell’ente, che sta nuovamente scricchiolando di fronte all’occhio vigile della Magistratura. Ma l’assessore dovrebbe porsi alcune domande: vale la pena contrassegnare tutto il lavoro dell’assessorato come difesa dell’ente se questi crollasse? (questa legislatura potrebbe essere ricordata anche per questa vicenda). Siamo sicuri che un ipotetico crollo di Abbanoa creerebbe solo problemi e invece non aprirebbe uno scenario maggiormente efficiente per il servizio idrico? Ma sul serio si vuole continuare a sostenere che i consumatori devono fare i buoni samaritani per salvare un ente la cui malagestione è dipesa tutta dalla politica?

  20. mimmo

    sarei curioso di conoscere quanta acqua al giorno ha diritto un cittadino, considerato che, le tariffe, schizzano subito nelle fasce alte al punto di rendere un consumo medio più costoso di un carico di gas per riscaldamento per un anno. almeno, il gas, lo importiamo. Come pure la sua distribuzione ha i suoi costi ! ma l’acqua?

  21. giovanna

    signora Lucia, non ci faccia passare nei vostri uffici, anche perchè questo sistema siamo in tanti a non capirlo, diciamo pure quasi tutti e si creerebbero file interminabile in aggiunta a quelle che già si creano per la poca professionalità dei vostri addetti, sfido chiunque sia andato presso gli uffici di abbanoa e ne sia uscito prima di tre ore e coi problemi risolti…comunque tornando all’argomento, se ce lo spiega qui, le saremmo molto grati, dopotutto non sarà un argomento così lungo e farraginoso o no?

  22. babu

    non ho intenzione di darvi un euro…poi domiciliazione utenze????????cosi quando mandano bollettoni vi rovinano…
    i 110 euro sono come anticipo cosi come gli 80….quindi ogni nuovo allaccio nel giro di sei mesi porta nelle tasche di abbanoa 190 euro a contratto….e questi non bastano?????????????
    non pagate gente..stanno continuando a rubare…..
    se uno paga regolarmente perchè deve pagare per gli altri?
    perchè non usano lo stesso metodo di enel o altri gestori che sono puntuali e precisi?se non paghi…prima avvisano..poi staccano….

  23. babu

    son appena stati cancellati due messaggi che avevo scritto…uno molto importante….e lo riscrivo senza commenti.
    quando si fa un allaccio o una voltura del contratto tra i documenti richiesti c’è:
    reversale di pagamento anticipazione sui CONSUMI/DEPOSITO CAUZIONALE…cioe i 110 euro….

  24. eros

    non basta che abbanoa mi fa pagare l’acqua ,comme potabile,e’ fa schiffo,e sono costretto a comprare l’acqua per bere,addesso mi obligano a pagare una cauzione perche’ visto che pago regolarmente la bollette;poi visto che tutti i dipendenti f anno tutti il loro dovere comme mai per 3 anni non mi hanno mandato la bolletta,e addesso devo pagare 60 € ogni 2 mesi,per regolare il tutto .

  25. Arturo

    Ma perche’ ABBANOA ci fa pagare per acqua potabile quando ci sono ordinanze del comune che ne vietano l’uso alimentare???
    E poi mi chiedono un deposito cauzionale?
    Ho gia’ versato una cauzione al precedente gestore (Comune di Sassari)??
    BASTA

  26. babu

    quindi??????????????che si fa???????????ci sono novità in merito?

  27. Manuela

    Ho una casa vacanza in sardegna e a luglio 2014 mi arrivò una bolletta di quasu 2900€ dicendomi che avevo una perdita e quindi un consumo esagerato!telefonai subito a chi mi guarda la casa ,fecero dei controlli e mi dissero che nn c’era nessuna perdita!ed allora che e’successo vi domandate?ve lo dico io!!nell’arco di 10 anni praticamente nn sono venuti mai a vedere il contatore quindi le bollette che mi arrivavano era un presunto consumo nella documentazione abbiamo scoperto che avevano visionato l’ultima volta il contatore circa 8 anni fa!quindi quando sono ritornati a rivederlo dopo 8 anni hanno visto la differenza esagerata e così secondo loro ho una perdita !!cosa nn vera questo consumo c’è stato nell’arco di tutti questi anni!ma questi furbon i che hanno fatto?hanno calcolato i metri cubi con il massimo dei costi …l’unica cosa che ho chiesto io(tramite il mio avvocato)era che dovevano ricalcolare i costi e rispalmarli in maniera proporzionata !!abbiamo fatto ricorso nn c’è stata risposta è dopo 8 mesi e’ritornata la bolletta come niente fosse del solito importo fregandotene del ns reclamo con avvocato e tra l’altro un reclamo fondato con prove foto ecc ecc…quindi la mia domanda è questa:ma che razza di gente siete?ladri autorizzati sig Lucia ma cosa dice?ma nn vi vergognate di fronte a cose del genere siete una massa di incompetenti truffatori e mangia stipendi ABBANOA e’semplicemente un associazione a delinquere nn prendete in considerazione un reclamo talmente ovvio !cara
    Lucia noi come tanti abbiamo una casa vacanza in sardegna e voi trattate così chi porta ricchezza nella vs isola?bravi continuate così…siete semplicemente disonesti

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