In risposta all’assessore Erriu a difesa del “partito trasversale dei settari” [di Sandro Roggio]

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Stefano Deliperi (GRIG) è un giurista stimato e si occupa, da tanto tempo, di governo del territorio. Non si contano le volte che ha avuto ragione pure nei tribunali amministrativi. Una per tutte contro i PTP governo Cabras (1993) di cui racconterò meglio in una prossima puntata. Ha scritto sul DdiL Erriu criticandolo nel merito e rimproverando all’assessore una scarsa conoscenza del contenuto.

È bastato per essere accusato dallo stesso Erriu  di usare uno “schema logico di stampo vagamente leninista” – buona questa ! – rilanciato “dal partito trasversale dei settari ai quali non riconosco – scrive l’assessore – né serietà, né coerenza e che non mancherò di fronteggiare in altri contesti e con altre argomentazioni”. http://www.sardiniapost.it/politica/la-replica-dellassessore-erriu-al-grig-conosco-benissimo-la-legge-date-notizie-false/ Brrrr!

La solita tiritera sulla opposizione ideologica al buon governo della Regione, uffa-uffa-uffa. Se l’assessore, di solito gentile, avesse fatto in questi tre anni come promesso, saremo un bel pezzo avanti, ad  esempio con l’estensione del PPR a tutta l’isola. Ma non è andata così, purtroppo. Siccome temo di essere pure io nel partito trasversale dei settari, vorrei scansarmi almeno un po’.

Dicendo che sto nel partito del SÌ  e  sono d’accordissimo per potenziare e  molto la dotazione ricettiva nelle aree urbane e non in fascia costiera E sarebbe un  vantaggio sicuro e dappertutto in Sardegna.  Ad esempio ad Alghero centro dove gli alberghi sono sottoutilizzati e uno – il più bello: si chiamava Grand Hotel – è addirittura adibito a scuola, sì a scuola. Se fosse così maltrattato il Grand Hotel  di Rimini ne parlerebbe la stampa internazionale.

Per fare bene al turismo e ai nostri giovani c’è una prima mossa da fare subito: potenziare quanto più si può il sistema dei trasporti da/per l’isola. Si potrebbe fare  senza realizzare nuove costose infrastrutture stabili, ma mettendo più navi/ aerei a basso costo tutto l’anno. Si avrebbe subito la prova che per fare lavorare di più gli alberghi (molto più del 25%) non servono altre volumetrie (più 25% come prevede il DDL). Leggete cosa scrive a questo proposito  Francesco Porcu di CNA.

Peccato che il partito brezneviano del NO a Ryanair abbia fatto danni. Altrimenti sarebbe chiaro da un po’ che è meglio un albergo aperto  tutto l’anno che cinque per due mesi ( pure per rispondere all’obiettivo “no consumo di suolo” indicato in premessa dal DDL). Sarà una tesi leninista, ma un albergo grande e superdotato in un posto senza strade è difficile che possa avere clienti a sufficienza.

Nel merito tecnico dell’art. 31 del DDL  ho scritto più volte, mettendo ragionevoli domande. Una: perché alberghi grandi e molto attrezzati  stanno aperti solo  tre mesi? Anche rivolgendomi  direttamente  al presidente Pigliaru che come Katerina Ivànovna non mi ha degnato di una risposta.

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