Lettera al Ministro dei Beni Culturali on. Dario Franceschini e alla Sottosegretaria ai Beni Culturali on. Ilaria Borletti Buitoni [di Oreste Rutigliano e di Graziano Bullegas]

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Assistiamo in questi giorni a una serie di gravi censure nei confronti di quanti dissentono dalle disastrose politiche di gestione del territorio e del paesaggio avviate dalla giunta e dal consiglio regionale della Sardegna, da parte della stessa Giunta regionale e dai consiglieri del partito di maggioranza.

Primo bersaglio sono state le Associazioni ambientaliste e la società civile accusate di raccontare falsità, poi la Sottosegretaria ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, rea di aver denunciato la palese continuità tra le politiche in materia urbanistica della precedente giunta di centrodestra e l’attuale. Infine è stato oggetto di pesanti critiche un pubblico funzionario, il soprintendente per l’archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, accusato di un atteggiamento “inappropriato”, solo per avere svolto con il necessario rigore il ruolo cui è delegato per la difesa del patrimonio culturale.

Lo stesso assessore all’urbanistica nella sua lettera al Ministro, nell’affermare “con gli uffici locali del ministero dei Beni e delle attività culturali c’è stata un’estenuante difficoltà di interlocuzione sin dal momento dell’insediamento dell’attuale governo regionale”, riconosce che il problema non riguarda solo il rapporto con l’attuale Soprintendente, nominato un anno e mezzo dopo l’insediamento della Giunta regionale, ma che si tratta di un conflitto con le sedi periferiche del MiBact, con origini pregresse, sorto dall’insofferenza nei confronti degli organi di tutela e delle leggi che la dispongono.

Niente a che vedere, dunque, con  il dovere di difendere le prerogative e le competenze della Regione, tra le quali non rientrano certo atti contrastanti con la normativa vigente in materia di tutela del paesaggio e dei beni culturali. Appare chiaro che è solo dall’intolleranza verso un funzionario “scomodo”, colpevole di fare con solerzia il proprio dovere, che scaturiscono gesti istituzionalmente non corretti.

E’ bene ricordare alcune delle cause dei contrasti tra la Giunta regionale e la Soprintendenza di Cagliari, comprensibilmente dimenticate dalla mozione presentata dai consiglieri PD:

  • L’illegittima applicazione della legge sul condono edilizio del 2003, varato dal governo Berlusconi, che in Sardegna è stata applicata anche in aree tutelate, malgrado le norme dello Stato lo vietassero;
  • L’illegittima interpretazione del piano casa, applicato in deroga al Piano paesaggistico regionale;
  • L’ordinanza di sospensione dei lavori adottata dalla Soprintendenza contro la “forestazione produttiva” della rinomata foresta Marganai perché priva di nulla osta paesaggistico e l’interpretazione normativa che ne è scaturita fortemente avversata dalla Regione Sardegna;
  • Il parere contrario per violazione dei vincoli paesaggistici espresso dalla Soprintendenza di Cagliari nell’ambito del procedimento autorizzativo per la rimessa in funzione dell’impianto dell’Eurallumina. Unico parere negativo, purtroppo, avverso un nuovo disastro ambientale preannunciato.

Scelte del tutto coerenti con le finalità istituzionali del Ministero.  Italia Nostra reitera, pertanto, la manifestazione di piena solidarietà nei confronti della Sottosegretaria ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni e del Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, Architetto Fausto Martino e chiede al Governo di confermare il sostegno già manifestato dal Ministro Franceschini nei confronti del rappresentante del Mibact e del suo operato.

Li, 20 settembre 2017

*Presidente nazionale Italia Nostra

**Presidente Italia Nostra Sardegna

 

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