A Valencia l’ Assemblea Generale Minoranze Linguistiche denuncia che Spagna e Italia non rispettano i diritti civili e linguistici [di Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale]

sardo

Due distinte risoluzioni per la liberazione dei prigioneri politici e per l’immediato ripristino dei diritti civili in Catalogna sono state approvate ieri a Valencia (Spagna) durante l’assemblea generale della rete delle minoranze linguistiche europee ELEN (European Language Equality Network). Critiche anche per la mancata ratifica della Carta Europea delle Lingue da parte dell’Italia, fatto che ha danneggiato anche la lingua sarda.

Ha partecipato, per la Sardegna, anche una delegazione del Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale, organizzazione indipendente di esperti e attivisti, che ha sostenuto a spada tratta la causa catalana e ha denunciato ritardi e discriminazioni contro la lingua sarda da parte del governo italiano. I lavori dell’assemblea generale si sono svolti venerdì presso l’edificio del Rettorato dell’univesità di Valencia e sabato 11 presso Octubre Centro de Cultura Contemporánea, ospitati dall’organizzazione Acció Cultural del País Valencià (ACPV).

David Hicks, segretario generale ELEN, ha ravvisato la necessità che l’Italia approvi, dopo 17 anni di inutili discussioni la Carta Europea delle Lingue Regionali e Minoritarie, mancanza per la quale il Consiglio d’Europa ha ammonito la Repubblica per ben due volte. L’ultima, qualche mese fa, su iniziativa dell’organizzazione sarda CSU.

La rete ELEN raggruppa 150 organizzazioni e rappresenta 45 minoranze linguistiche sparse in 23 stati. Tali minoranze raccolgono un totale di 50 milioni di persone, ossia, il 10% della popolazione europea.

ELEN gode di uno status consultivo presso il parlamento europeo, il consiglio d’Europa, l’ONU e l’UNESCO. Ha come obiettivo, la promozione e protezione delle lingue europee meno utilizzate (lingue regionali, di minoranza, in pericolo, indigene, co-ufficiali e di piccole nazioni), per ottenere l’uguaglianza linguistica in un sistema di plurilinguismo, all’interno di un quadro più ampio di diritti umani. ELEN lavora dunque per essere la voce e il rappresentante di queste minoranze a vari livelli: locale, regionale, statale, europeo e internazionale.

ELEN venne fondata nel 2011 sulle fondamenta dell’ex Ufficio Europeo per le Lingue meno Utilizzate (EBLUL) del comitato degli stati membri, Eurolang.

Come sardi e come europei abbiamo creduto che dall’Europa potesse soffiare un vento di cambiamento ma sino ad ora ci hanno lasciati soli a rivendicare i nostri diritti in una lotta civile impari contro le prevaricazioni dello Stato Italiano e l’indifferenza della classe dirigente sarda filo italiana. Che l’Europa si svegli o sarà cerificato che non serve a nulla.

Alla rete ELEN partecipano scuole per l’immersione linguistica come Diwan Breton-medium schools organisation, organizzazioni di genitori come la Rhieni dros Addysg Gymraeg (Galles), raggruppamenti di organizzazioni come Kevre Breizh (Bretagna), Kontseilua (Paese Basco), l’ Estonian Bureau for Lesser Used Languages (Estonia), vaste organizzazioni culturali come Acció Cultural del País Valencià (Valencia) e Plataforma per la Llengua (Catalogna), oltre a istituzioni accademiche come l’Università di Mainz – SNEB (Germania) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Italia). Per la Sardegna ha partecipato anche Tore Cubeddu che ha illustrato i contenuti del prossimo Babel Film Festival, rassegna sulla cinematografia in lingua minoritaria, che si svolge a Cagliari da diversi anni.

Casteddu-Valencia , 13.11.2007

 

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