La nuova Giunta. Un “mercato” senza vere competenze [di Antonietta Mazzette]

Solinas

La Nuova Sardegna 10 maggio 2019. Il Presidente Solinas ha varato la Giunta. Per ora possiamo solo dire che di donne ve ne sono tre e che nessun assessore proviene dal Nord-Ovest e da Nuoro. Naturalmente, non basta essere donna per avere un approccio di genere alle varie questioni che si dovranno affrontare, così come non è sufficiente essere di un luogo perché questo sia nei “pensieri” di chi ci governa, ma tant’è, questi numeri ci dicono che le premesse non sembrano buone. Da cittadina sospendo ogni giudizio, ma pongo alcune domande.

Anzitutto, perché ci sono voluti oltre due mesi per il varo della giunta? Forse sono serviti per verificare i profili dei candidati, la loro elevata preparazione, nonché l’adeguatezza a ricoprire un così importante ruolo di governo regionale? Insomma, questo tempo è stato utile per individuare le competenze giuste per ogni specifico assessorato, come più volte enunciato?

Essendomi ignoti praticamente tutti (il limite è mio), ho cercato di capire come stessero le cose e ho tentato di incrociare un po’ di informazioni sui neoassessori con la carica assunta. Nel sito ufficiale della Regione di curricula non ne ho trovato neppure uno, anche se la loro pubblicazione, com’è noto, dovrebbe essere un adempimento di legge. Allora, pazientemente ho cercato di ricavare i CV dai siti Internet.

Ad esempio, associando nome e assessorato ai Trasporti ho verificato che questo sarà governato da un dipendente di un’agenzia per il lavoro, in possesso di un diploma di perito tecnico commerciale, con esperienza di assessore al turismo nel comune di Girasole. Così come la neoassessora agli Affari generali, personale e riforma della Regione è una consulente commerciale.

Potrei continuare con altri esempi, ma quel che mi è apparso chiaro da questo rapido incrocio di ruolo/formazione/esperienza maturata è che nella maggioranza dei casi la scelta della persona non è dovuta all’alto profilo più volte rivendicato da Solinas, bensì dal fatto che in tutti questi giorni in modo oscuro si è posto in atto un mercato che appartiene a un’idea piuttosto vetusta della politica e che riporta alla nostra mente il cosiddetto manuale Cencelli.

Insomma, il varo della Giunta sembra essere caratterizzato da un modo di intendere il governo delle cose e degli esseri umani come una ripartizione dietro le quinte di pezzi di potere, compresi i tanti posti di sottogoverno nei diversi settori strategici. So bene che avere un buon curriculum non equivale automaticamente ad essere un buon governante, lo ha dimostrato il risultato elettorale del febbraio scorso, ma mi pare che, rispetto alla precedente Giunta, si sia passati da un estremo all’altro.

Ho ascoltato le dichiarazioni programmatiche del presidente, tanto ridondanti quanto fumose e, mi spiace dirlo, non ho colto nessuna indicazione chiara su come intenda procedere. Ad esempio, trattando di continuità territoriale, ha detto quel che ogni sardo vuole sentire: costi di spostamento più bassi e continuità non limitata agli aeroporti di Roma e Milano.

Bene. Come intende raggiungere questo risultato senza scaricare gli eventuali fallimenti sull’Europa? E ancora, in merito ai collegamenti interni, in che direzione si vuole andare? Non è forse arrivato il momento di fare scelte inequivocabili sul trasporto su ferro, cioè treni e treni-tram per le aree urbane? Da cittadina che vive e lavora in Sardegna vorrei avere la possibilità di attraversare l’isola e di circolare in città utilizzando questi mezzi pubblici, così come accade nelle regioni a sviluppo avanzato.

Di assenze ne ho riscontrate tante altre: ad esempio, manca un’idea di sostenibilità ambientale, di economia circolare ed estensione del PPR alle zone interne. Ma ho constatato che le parole più frequenti sono state “Paesaggio” e “Identità” che, associate a Turismo e Urbanistica, suggeriscono che c’è un filo rosso mai interrotto, con nessun No al consumo del suolo, nonostante i reiterati allarmi. Insomma siamo stati 73 giorni senza Giunta, speriamo di non rimpiangerli.

2 Comments

  1. Giovanni

    La voglia di ripresa e di sviluppo per la nostra Sardegna è GIUNTA alla fine!

  2. Graziano

    Dato il comandante, con un c.v. falsificato a più riprese, probabilmente ha voluto mantenere un minimo di differenza a suo favore. Sulle sue capacità ha già dato prova come assessore ai trasporti nella giunta Cappellacci e come presidente dell’Ersu. Ci sarà molto lavoro per Zedda e tutta l’opposizione credo.

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