Lettera aperta al presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas [di Pietro Casula]

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Egregio Presidente, spero non Le appaia irriverente e irrituale inviarLe una lettera pubblica. Le scrivo questa lettera aperta a seguito di notizie stampa da cui risulterebbero Sue dichiarazioni in cui avrebbe espresso grande soddisfazione per l’approvazione della delibera che autorizza la realizzazione del vaporodotto a Portovesme e far ripartire, quindi, l’ Eurallumina.

“Una giornata storica che segna il rilancio del ciclo dell’ alluminio nel Sulcis e col quale si dà avvio ad una nuova fase industriale della Sardegna” Presidente, noi – Sardi nel mondo – ci auguriamo vivamente si tratti delle solite notizie riportate in malo modo dalla stampa, perché se così non fosse, ci correrebbe l’obbligo di informarLa che non c’è bisogno di far ripartire Eurallumina a salvaguardia dei posti di lavoro. Servono, piuttosto, serie bonifiche e non aumentare i già pesanti carichi inquinanti nelle aree interessate.

La Sardegna in quanto a siti inquinati è già da record: oltre 56mila ettari contaminati. L’area del sud Sardegna che comprende il territorio del Sulcis Iglesiente e la zona di Guspini è la più vasta e interessa una superficie complessiva di 52.167 ettari in cui rientra anche una parte dell’area industriale di Cagliari e Sarroch per la presenza della raffineria Saras. L’area di Porto Torres è decisamente più ridotta ma non meno inquinata con una superficie totale di 4.622 ettari.

Questo è il quadro in Sardegna, egregio presidente Solinas, e le bonifiche da effettuare o sono state solo annunciate o, se avviate, hanno imboccato un percorso che sta andando a rilento.

Signor Presidente, mi permetto di richiamare la Sua attenzione sul fatto che, a peggiorare questa già misera situazione, si aggiunge il macabro processo che renderebbe la nostra isola un hub del gas fossile, attraverso la realizzazione della dorsale per il trasporto del gas naturale, di depositi e rigasificatori.

MI permetta, signor Presidente, di non condividere questa politica industriale che abbraccia la retorica stantia della produzione industriale quale insostituibile fonte di lavoro. Questa è una politica disinteressata alla salute dei cittadini e usurpata dalle lobby.

Porto Torres, Sulcis Iglesiente, Sarroch, territori contaminati da veleni che hanno impregnato l’aria, l’acqua e il suolo. Sostanze tossiche che continuano a uccidere silenziosamente chiunque abbia la “fortuna” di vivere in questi territori. L’incidenza tumorale ha raggiunto picchi altissimi, ben al di sopra della media nazionale e dove – secondo la ricerca epidemiologica pubblicata da Mutagenesis – i nuovi nati presentano evidenti alterazioni del Dna.

La Sardegna sta attraversando un processo di desertificazione e per fermarlo c’è solo un modo: dimenticare al più presto tutto questo e intraprendere la strada delle energie rinnovabili. Progetti, proposte per un futuro più roseo per il territorio, nuovi posti di lavoro, soluzioni più green per l’ambiente, recupero energia e relativo abbattimento delle emissioni di CO2, Le sono state presentate più volte e, purtroppo, sempre disattese.

Penso, egregio Presidente, di centrare il Suo pensiero quando dico basta con regalare risorse a chi continua impunemente a ridurre all’osso territori e comunità, basta calpestare famiglie e distruggere cittadini, basta costringere alla scelta tra lavoro e salute; entrambe le cose possono coesistere.

Sono ben conscio che nessuno ha la bacchetta magica per risolvere all’istante i problemi, ma credo fermamente che si possa e si debba fare qualcosa per mantenere quanto di buono c’è e correggere quanto vi è di sbagliato.

La Sardegna, la nostra patria, l’isola del sole, del mare e del vento, l’isola dei centenari, un luogo magico, selvaggio e incorruttibile può diventare un modello per l’intero pianeta: verde, salubre, felice, incontaminato e interamente rinnovabile. Questa è la strada.

Mi piace pensare che questa lettera aperta possa suscitare l’interesse ad uno sviluppo di iniziative volte a favorire programmi, progetti e iniziative per le quali i Movimento per la Sardegna – Sardi nel mondo si rende immediatamente disponibile. Con questo auspicio ed il rinnovato augurio di un proficuo lavoro, voglia gradire signor Presidente gli auguri di buone feste e l’espressione della mia più alta considerazione.

*Presidente Movimento per la Sardegna- Sardi nel mondo

 

 

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