Le donne speciali di Via Spano [di Maria Antonietta Mongiu]

cappuccine

L’Unione Sarda 30/07/2014 (La città in pillole. Alle pendici di Castello le Clarisse Cappuccine si prendono cura di tutti). Affascinano il tramonto di una e l’inizio di un’altra fase. Perciò la storiografia ama sostare più nelle definizioni che nell’analisi di questi luoghi, ridotti da storici a luoghi sociologici o a metafore. Che esercizio il fatidico passaggio tra Bisanzio e i Giudicati. Le relazioni con tanti orizzonti fanno piazza pulita della Sardegna autocefala di una storiografia artefice di auto stigmi! Quello sardo fu un altomedioevo tutt’altro che muto e solitario, specie a Cagliari.

Nella Forma Karalis, Dionigi Scano restituì un affresco della città a grandi pennellate ma per gli interstizi, storici e topografici, l’apocalisse Il perno? Marina. L’obiettivo? Cagliari città borghese che si espande ad est ed ovest secondo il Piano Cima che ha agito fino alla crisi di oggi. Rarefatte le transizioni e le tante anime della civitas. Quelle che venivano di là dal mare o dall’immenso altrove, appena fuori la cinta muraria, con cui Cagliari riprese i rapporti, già della rete stradale romana, dal 1822 con la Strada Reale.

Un luogo di transizione che può ambire a metafora o a nonluogo ante litteram secondo la teoria di Marc Augé? Via Giovanni Spano. La stessa titolazione è un programma. Alle pendici di Castello è cerniera tra due quartieri. Sostituisce il toponimo Sa costa nel luogo dove le mura avevano creato una zona incerta, sovrastata dal bastione del Balice.

Una brutta sistemazione occulta densità insospettate: sepolture puniche a camera ed altomedievali a cista; cave diventate fondaci di cartaginesi e romani e cuevas per impiccati; cisterne romane usate fino al dopoguerra; cavità a forno nel “tramezzario” e nella “pietra forte” per eremiti bizantini. In quel nonluogo donne speciali si prendono cura di tutti con la preghiera. Si chiamano Clarisse Cappuccine e la civitas si prende cura di loro?

One Comment

  1. Un bel punto da segnalare carissima

Lascia un commento