L’autunno riporta la musica [di Franco Masala]



È diventata ormai un’abitudine che, speriamo, finisca presto: la presentazione parziale del programma del Teatro Lirico di Cagliari soltanto da qui fino a dicembre per una stagione denominata Autunno in Musica 2021 in modo non particolarmente originale. La prudenza nel definire i tempi in relazione ai problemi del Covid-19 non è mai troppa ma l’auspicio è che si possa arrivare quanto prima possibile ad una programmazione articolata che riguardi periodi ben più lunghi.

La stagione si aprirà il 21 settembre con uno dei balletti più famosi dell’arte coreutica: Giselle di Adam che significativamente ha un soggetto simile alla Villi pucciniane andate in scena all’aperto nell’estate di quest’anno così da creare un ponte ideale tra le due opere. Ne sarà coreografa Eleonora Abbagnato che debutta in questa veste per un balletto di repertorio.

Tra novembre e dicembre sono previste due opere liriche: Orfeo ed Euridice di Gluck, assente dalle scene teatrali dal lontano 1989, e La fille du régiment di Donizetti, già nota in città ma non nella originaria edizione in francese che sarà eseguita questa volta.

Sono previste sette repliche di ogni spettacolo dovendosi, ancora una volta, escludere l’uso della platea, ingombra della pedana orchestrale. Il pubblico sarà dunque sistemato tra prima e seconda loggia per un totale di 400 posti a recita. La speranza è quella di un aumento della capienza come richiesto dal ministro Franceschini, per ora non soddisfatto dal collega della Salute.

È quanto meno discutibile che teatri e cinema o i musei siano ancora a regime restrittivo quando nei ristoranti e in altri luoghi l’accoglienza è decisamente più ampia tanto più con l’obbligatorietà del green pass. Perché non riportare allora l’orchestra in buca come sta accadendo per le rappresentazioni teatrali d’autunno alla Scala di Milano?

Inframmezzati alla stagione lirica saranno poi quattro concerti affidati anche a giovani direttori che alterneranno musiche famose di compositori ottocenteschi – da Beethoven a Schumann – a pagine desuete come quelle di Sibelius o di Carl Nielsen e di Anton Bruckner. Non mancherà la rituale prima esecuzione assoluta per una commissione diretta del Lirico a Sergio Rendine.

Segni di piccola, faticosa ripresa che riporteranno il pubblico in sala. Ben vengano i surrogati dello streaming o delle riprese televisive ma il desiderio è che si possa riavere la prassi dello spettacolo dal vivo, esperienza unica e insostituibile.

*Orfeo citaredo, mosaico rinvenuto a Cagliari nel 1763 e oggi custodito nei Musei Reali di Torino ©

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