Immortali amanti [di Franco Masala]

Il grande balletto Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev si inserisce nella tradizione russa di fine Ottocento – e si pensi a Čajkovskij naturalmente – pur facendo ricorso ad una musica tutta proiettata nel Novecento dove percussioni e ritmi martellanti sono diffusi in abbondanza. Ciò non impedisce la presenza di oasi perfettamente liriche, riservate, come è comprensibile, ai due amanti.

Dopo inizi avventurosi, dovuti anche a qualche ostracismo dei sovietici, il balletto divenne un passaporto della danza della Russia comunista, inanellando una serie di coreografie di grande successo in tutto il mondo occidentale. Una di queste è dovuta al sudafricano John Cranko, che ne fece uno dei pilastri del suo Balletto di Stoccarda e che ora giunge sul palcoscenico del Teatro Lirico di Cagliari con il complesso del Teatro Nazionale (Národní Divadlo) di Praga diretto dal polacco Filip Barankiewicz (ed è bene ricordare che la prevista partecipazione del balletto del teatro dell’Opera di Kazan è stata annullata per le vicende legate all’aggressione russa contro l’Ukraina).

Non è la prima volta della compagnia praghese a Cagliari: il debutto risale addirittura al luglio del 1965, quando nell’Anfiteatro fu protagonista dell’unica stagione della cooperativa “Mario De Candia” non dedicata all’opera. In tre giorni consecutivi furono presentati diversi balletti brevi e lo Schiaccianoci. Successivamente, a più riprese, ulteriori spettacoli compreso un altro Romeo e Giulietta venticinque anni fa. Oggi, naturalmente, il corpo di ballo di Praga si presenta completamente rinnovato con una compagine folta di moltissimi elementi giovani.

Nel primo cast i protagonisti sono stati Alina Nanu e Paul Irmatov, estremamente espressivi nel definire il carattere dei personaggi ma anche capaci dei virtuosismi richiesti. Un folto gruppo di personaggi minori li affianca con una punta di eccellenza in Tudor Moldoveanu, efficacissimo Tebaldo, e in John Powers (Re del Carnevale). Il numeroso corpo di ballo ha agio di mostrare le sue doti nelle molte scene d’assieme, partecipando in misura uguale sia nelle parti danzate che nelle pantomime.

Scene e costumi gradevolissimi di Jürgen Rose, ispirati chiaramente alla pittura italiana e a Carpaccio in primis. Il direttore Václav Zahradnik dirige l’orchestra del Teatro Lirico con una sicurezza e una continuità che gli consente di evitare i reiterati applausi che nel balletto, spesso fastidiosamente, interrompono il racconto.

Successo pieno e convinto in un teatro se non gremito sufficientemente occupato dal pubblico festante. Pubblico che speriamo accorra numerosissimo nel prossimo mese per l’ultimo spettacolo della stagione, West Side Story, con una trama legata ancora una volta alla storia tragica di Romeo e Giulietta, seppure ambientata nel Novecento.

*foto di Pavel Hejny ©

ROMEO E GIULIETTA

balletto in tre atti

libretto Sergej Prokof’ev, Sergej Radlov, Adrian Pëtrovskij, Leonid Lavrovskij, dalla tragedia omonima di William Shakespeare

musica Sergej Prokof’ev

coreografia John Cranko

 

Teatro Lirico di Cagliari

 

venerdì 11 novembre, ore 20.30 – turno A

sabato 12 novembre, ore 19 – turno G

lunedì 14 novembre, ore 17 – fuori abbonamento

martedì 15 novembre, ore 20.30 – turno F

mercoledì 16 novembre, ore 20.30 – turno B

giovedì 17 novembre, ore 19 – turno E

venerdì 18 novembre, ore 20.30 – turno C

sabato 19 novembre, ore 17 – turno D

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