L’eredità importante di Barreca [di Maria Antonietta Mongiu]

L’Unione Sarda 18 gennaio 2024. La città in pillole. Nell’art. 54 i/le costituenti scrissero “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.

Tra le cose da imparare, è un fulcro. Al punto che, ogni sera, bisogna chiedersi se si è osservanti di tanto laico comandamento o se lo si è derubricato. Allora, si avrà titolo per interpellare chi ha ruolo pubblico, specie elettivo, e verificarne “disciplina ed onore”. Si eviterà l’essere, inutilmente, fanatici della “questione morale”.

L’art. 54 torna in mente quando si citano i servitori della Repubblica, non solo di tempi andati, dei quali è bussola. Tra questi, Ferruccio Barreca, che, questo pomeriggio, sarà ricordato nell’ex Regio Museo che abitò dal 1957 al 1986. Dal 1967 Soprintendente alle Antichità e Direttore del Museo, fu artefice del passaggio della locale Istituzione, preposta alla tutela, dal Ministero della P.I. a quello ai BB.CC., oggi Ministero della Cultura.

Una targa sarà apposta nell’Ianua Doro Levi che, per volontà della direzione, del consiglio d’amministrazione, e del comitato scientifico dei Musei nazionali di Cagliari, fu dedicata allo studioso ebreo per riportare alla memoria collettiva un grande archeologo del 900, a cui la Sardegna molto deve della conoscenza delle sue archeologie.

Vittima delle infami Leggi razziale, emanate dalla dittatura fascista nel 1938, abitò gli stessi luoghi di Barreca che ci teneva a ricordarlo per amicizia col popolo ebraico e per l’adesione alla Resistenza. La Ianua Doro Levi, unico spazio sopravvissuto del progetto di Dionigi Scano, è una sorta di memoriale dedicato ai padri dell’archeologia della Sardegna: Spano, La Marmora, Vivanet, Taramelli, Lilliu.

Non solo. Il 27 aprile 2022, nell’85° della morte, celebrammo Antonio Gramsci. Tra le iniziative, una targa che riproduce una sua lettera: la prima volta in un Museo statale. L’auspicio? Che il Ministro Sangiuliano prenda esempio da Cagliari e la proponga agli altri Musei.

Il 28 aprile 2022, Sa Die fu dedicata a Francesco Cocco Ortu che, precocemente, capì il disegno liberticida di Mussolini. Gramsci e Cocco Ortu ebbero uno speciale rapporto col Museo. Barreca sarebbe felice di stare con tanta schiera. Non sardo, amò assai la Sardegna. Fu riamato. Ne fa fede la commemorazione di Mario Melis, Presidente sardista della RAS. La leggerà Lia Careddu.

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