Grazie ai volontari e ai cittadini della Sardegna [di Maria Antonietta Mongiu]

Manifesto-GFP2015

La XXIII Edizione delle Giornate FAI di Primavera quest’anno ha superato ogni più rosea aspettativa. Circa 650.000 persone in Italia hanno scoperto i 780 luoghi aperti al pubblico ed agli iscritti FAI. Una pacifica occupazione che pioggia e vento non hanno fermato.

Il luogo più visitato? L’ex Carcere di Buoncammino a Cagliari con quasi 30.000 persone. La Sardegna, col Carcere La Rotunda a Tempio Pausania, l’Ospedale San Francesco a Nuoro, la Chiesa e il Convento di Santa Maria di Betlem a Sassari, l’ex Deposito militare di Listincheddu a Ozieri, i Palazzi Giudice Depperu e Tamponi a Luras, ha sommato circa 40.000 visitatori. Una percentuale alta vista la popolazione dell’isola e il ridotto numero di luoghi aperti.

Una grande festa della cultura, il più grande evento di piazza dedicato ai Beni culturali nel nostro Paese, non sarebbe stata possibile senza la passione e l’impegno di oltre 7 mila volontari e 25mila Apprendisti Ciceroni®.

In Sardegna complessivamente un migliaio per due giorni hanno presidiato e aperto 6 luoghi in 6 Comuni. Quanto è successo a Cagliari darà vita ad un docufilm con interviste, video, immagini delle Giornate e del loro back stage grazie a Videolina e al CELCAM dell’Università di Cagliari, affinché il grande evento diventi patrimonio collettivo.

In attesa che il FAI Sardegna a breve replichi l’apertura al pubblico dell’ex Carcere di Buoncammino in accordo con le istituzioni penitenziarie, Grazie a quanti hanno reso possibile questo miracolo. Innanzitutto ai Sardi che pazientemente, sotto la pioggia in qualche caso, hanno atteso in fila il proprio turno di visita, ai Volontari del FAI e agli Studenti e Studentesse delle Autonomie Scolastiche.

Un grazie speciale al Media Partner regionale, Gruppo Editoriale L’Unione Sarda, che attraverso le testate de L’Unione Sarda e Videolina ha accompagnato le XXIII Giornate FAI di Primavera in Sardegna.

Grazie a Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato Regionale della Sardegna; Regione Autonoma della Sardegna; Ente Foreste; Protezione Civile; Amministrazioni di Nuoro, Sassari, Cagliari, Tempio Pausania, Ozieri, Luras.

Grazie a Consorzio per la tutela del formaggio Pecorino Romano e al CELCAM (Centro per l’Educazione ai Linguaggi del Cinema, degli Audiovisivi e della Multimedialità) dell’Università degli Studi di Cagliari.

Grazie infine alla collaborazione della Compagnia Lucido Sottile, di Sardegna Teatro, della Grafica del Parteolla, delle Associazioni scout CNGEI e Assoraider-CA 24, delle Associazioni Athena e La Locomotiva, e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

*Presidente Regionale FAI Sardegna e Capo Delegazione FAI Cagliari

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